La sinistra lasci il caso Salvini a Berlusconi e al M5s

L'opposizione deve abituarsi a sottrarsi all’ordine del giorno scritto da altri, siano i politici sovranisti o i magistrati. E stare con i sindacati e con chi vuole lanciare messaggi di pacificazione civile.

PEPPINO CALDAROLA, 82.2019 www. lettera43.it

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La decisione di Matteo Salvini di lasciare in mare i migranti della Diciotti e poi altri ancora è una decisione politica. Se questa decisione politica abbia un profilo penale lo decideranno i giudici. Qui insorge il problema che riguarda le forze presenti in parlamento. La destra voterà perché Salvini non vada sotto processo. Che deve fare la sinistra, cioè il Pd e affini? Personalmente credo debba astenersi da questa battaglia che porta voti solo al leader della Lega. Si dia indicazione di libertà di voto o si esca dall’aula.

Quel che è certo è che con un documento politico di forte critica all’operato del ministro degli Interni si può anche lasciare ai suoi sodali la responsabilità di decidere il destino del personaggio che vuole usurpare a Francesco Totti il titolo di “Capitano”. Il vantaggio di questo atteggiamento sarebbe quello di sottrarre la sinistra, intesa in senso lato, dal circuito giustizialisti-garantisti che ci ha afflitto per anni. C’è infine il vantaggio di riportare le contraddizioni in casa d’altri. Come dire: noi la pensiamo all’opposto di Salvini, ma a decidere se mandarlo o no davanti al giudice, se favorirlo nel vittimismo o no, pensateci voi. Solo così la palla sarà nelle mani dei cinque stelle e solo nelle loro mani. Voteranno per Salvini contro i giudici e come Silvio Berlusconi? Fatti loro. Butteranno fuori chi di loro si opporrà al salvacondotto per Salvini? Fatti loro. La sinistra deve abituarsi a sottrarsi all’ordine del giorno scritto da altri, siano i politici sovranisti o i magistrati.

LA SINISTRA PUNTI SULLE CONTRADDIZIONI DI M5S E LEGA

Non credo, come dice l’ottima Alessandra Ghisleri, che Salvini cresca di 1,5 punti ogni giorno. Mi stupisce una affermazione così temeraria. So solo che la pancia della destra è con lui, che lui fa tutto ciò che una destra estremizzata vuole che faccia la figura più autoritaria che la guida: cioè la lotta per annichilire il nemico politico, contro chi la pensa diversamente o è diverso, contro l’Europa, contro i Paesi amici che la destra vive con senso di inferiorità. Questa nuova destra italiana, populista e sovranista, non trova alleati culturali nei conservatori francesi o tedeschi, non c’è un Raymon Aron per loro, al massimo possono trovare qualche comico antisemita francese.

Il tema di oggi è di far crescere le contraddizioni nel campo avverso. Qui giorno dopo giorno si assottigliano i margini per i mediatori. Si pensi al premier Giuseppe Conte o a personaggi come Enzo Moavero Milanesi. Contano qualcosa? Si assottigliano gli spazi anche per anziani rivoltosi. Si pensi al professor Paolo Savona che deve battersi per l’incarico alla Consob come un virgulto del vecchio pentapartito ansioso di avere un posto in prima fila. Si pensi ancora a Carlo Freccero, bastian contrario di tante leadership che oggi tace facendo una tivù assai brutta, la più brutta che abbia mai fatto.

SERVE STARE COI SINDACATI E CON CHI VUOLE LA PACIFICAZIONE CIVILE

La sinistra si chiami fuori. È il contrario dell’Aventino. La sinistra oggi stia con i sindacati che manifestano a San Giovanni a Roma, stia con la bella Italia che soccorre e vuole lanciare messaggi di pacificazione civile, con chi pensa che l’Italia è un luogo di intreccio di culture, di nazionalità, è già in sé una famiglia europea che ha come nemico solo il sovranismo-patriottismo ottuso. La sinistra si tolga dalla testa di parteggiare per l’uno o per l’altro dei partiti di governo. Purtroppo la strada della sofferenza per l’Italia è appena iniziata. Il successo di Salvini è un travaso di voti dal M5s ma attorno a lui Il fenomeno carismatico non si è creato. La popolarità e i voti di Salvini non esprimono leadership durevole, è solo un palloncino gonfiato fino allo spasimo.

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