Chi è Dmitrij Smirnov ospite al World Congress of families di Verona

Omofobo. Anti-abortista. Misogino. Profilo dell'arciprete ortodosso guest star del congresso dell'ultradestra sponsorizzato dalla Lega che sta dividendo anche il governo.

MAURIZIO STEFANINI, 24.3.2019www.lettera43.it

Un ateo coerente «dovrebbe solo suicidarsi». «L’omosessualismo è un peccato, esattamente come l’alcolismo, l’uso di droga, uccidere gente per strada o rapinare una banca». «Ci siamo separati dagli omosessuali come dalla peste, perché è contagiosa». «Perché i giovani musulmani si avvolgono di dinamite e si fanno esplodere? Perché non vogliono essere governati da omosessuali». È un campione del tipo di oratoria per cui l’arciprete Dmitrij Smirnov è diventato uno dei religiosi più mediatici di tutta la Russia: capo di otto congregazioni moscovite, star di una seguitissima trasmissione tivù, onnipresente alla radio, titolare su YouTube di un canale in russo con centinaia di migliaia di visualizzazioni, è pure stato designato presidente della Commissione patriarcale per la famiglia e la maternità della Chiesa ortodossa russa. Anche se formalmente il Patriarcato di Mosca ha preso le distanze dalle sue posizioni sugli atei: «Parla a titolo personale», è stato ribadito anche se ha «la libertà di parola per farlo».

SMIRNOV STAR DEL CONGRESSO MONDIALE DELLE FAMIGLIE A VERONA

Proprio Dmitrij Smirnov sarà una star del World Congress of Families in agenda a Verona dal 29 al 31 marzo sponsorizzato dal ministro leghista Lorenzo Fontana e patrocinato dalla Regione Veneto e da Palazzo Chigi (anche se il sottosegretario M5s Vincenzo Spadafora ha chiesto formalmente il ritiro del patrocinio dei dipartimenti dell'Editoria e della Famiglia), che ha scatenato una tempesta politica. Tra gli invitati di spicco della kermesse si segnalano anche la ministra ungherese per la Famiglia Katalin Novak, il presidente moldavo Igor Dodon, l'attivista nigeriana Theresa Okafor che nel 2014 ha proposto una legge per incarcerare i gay, e il ministro ombra ugandese per lo Svilippo sociale Lucy Akello che per gli omosessuali vorrebbe addirittura la pena di morte.

DI MAIO CONTRO LA «DESTRA DI SFIGATI»

Non solo il Pd in Senato ha depositato una mozione urgente per denunciare il carattere omofobo dell’iniziativa e chiedere la revoca del patrocinio, ma anche l’ex-sindaco ed ex-leghista Flavio Tosi ha parlato di «chiusura medievale e reazionaria» e perfino l’alleato di governo Luigi Di Maio ha bollato quella che si riunisce a Verona come una «destra di sfigati». Per Anna Maria Zanetti, della direzione nazionale di + Europa, Smirnov «aiuta il presidente russo Vladimir Putin a sviluppare politiche in linea con le indicazioni della Chiesa ortodossa e delle destre integraliste».

LE CRITICHE DI SMIRNOV A PUTIN

In realtà Smirnov, ha criticato più volte il presidente russo. Mentre Putin sostiene che «chi non ha nostalgia dell’Unione Sovietica è senza cuore, ma chi la rimpiange è senza cervello», l'arciprete non ha dubbi nel sentenziare che «rispetto a quel che ha fatto al nostro popolo il governo sovietico, quel che ha fatto Hitler è niente». D’altra parte suo nonno era un generale bianco, cioè un controrivoluzionario. Smirnov, che ha anche criticato la riforma pensionistica di Putin definendola «un furto» e «non cristiana», si batte da decenni contro l’aborto arrivando ad accusare Lenin di averlo introdotto in Russia 50 anni prima degli americani. «Se hai le braccia ricoperte di sangue fino al gomito, e i tuoi piedi sguazzano nel sangue del tuo bimbo ucciso, non pensare che troverai alcuna felicità», ha dichiarato definendo i sostenitori del diritto all'aborto «cannibali» che «devono essere spazzati via dalla faccia della terra».

UN PRETE ULTRANAZIONALISTA

Classe 1951, padre e bisnonno sacerdoti, un fratello di quattro anni più giovane famoso chitarrista jazz scomparso l’anno scorso, laureato sia in Fisica e Matematica sia in Grafica d’Arte oltre che in Teologia, in compenso Smirnov condivide con Putin l’ultranazionalismo, e l’amore per la grandeur nazionale. «È stata la cristianità a darci l’impero e la cultura russa», ha dichiarato. «La Russia ha tutto: a partire dalla scienza militare e terminando con un'architettura straordinaria. Qualunque cosa! Arte, musica: qualsiasi sfera si possa pensare! E tutto questo è stato creato dal popolo russo». E, ancora: «Se qualche nazione europea avesse solo un decimo di quello che ha la Russia, sarebbe tra le grandi nazioni della cultura europea». Per lui, però, la grandezza di un Paese dipende dalla grandezza delle sue famiglie. Per questo ha proposto di tassare i cittadini senza figli. Ma è soprattutto la troppa libertà delle donne a danneggiare la società. «Le donne sono diventate così facili da ottenere, che ora sono più economiche delle prostitute», è un suo teorema. «Perché ogni donna richiede qualcosa per se stessa, mentre la prostituta no. Uno le dà solo 100 dollari e tutto va bene, senza vincoli. Ma se le donne iniziano a rispettare il comandamento di non commettere adulterio, tutti questi problemi andranno via». E cita il caso della Cina, dove nella sua analisi «ci sono 100 milioni di uomini in più delle donne, quindi un uomo cinese è pronto a sposare qualsiasi donna, seriamente! E si sente onorato».

LA DONNA COLPEVOLE COME MADRE E COME MOGLIE

Sempre secondo Smirnov, «ora è difficile trovare una vergine anche in quinta elementare». Ma se invece si tornassero a crescere i figli secondo il valore della castità, «allora gli uomini saranno di nuovo cavalieri, veri gentiluomini, saranno di nuovo romantici, saranno pronti a versare il loro sangue per conquistare le donne». Un curioso corollario di questo ragionamento per un fan della famiglia è che se un uomo si sposa oggi è solo perché è stupido. «Se le donne fanno a gara a chi salta per prima nel letto dell'uomo, allora, naturalmente, perché dovrei sposarmi? Lei è già mia! Non sono mica un idiota?». Smirnov cita anche i Padri del VI secolo: «Se una donna perde il suo pudore, nessuno sarà salvato». La colpa della donna per l’irresponsabilità maschile sarebbe duplice: non solo come amante ma anche come madre. «Sono stati cresciuti così dalle loro madri. Perché li hanno cresciuti così? Ebbene, era un figlio unico. E dal momento che è figlio unico, naturalmente è un egoista». Conclusione: «Se sua madre avesse avuto otto figli, non sarebbe stato un egoista. Già dall'età di cinque anni avrebbe aiutato a crescere i fratelli e le sorelle più giovani, insegnando loro tutto ciò che aveva imparato fino a quel momento».

L'ELOGIO DEL MUSULMANO DISPOSTO A SACRIFICARSI

Per Smirnov se i russi e più in generale i cristiani non torneranno a riprodursi «scompariranno dalla faccia della terra». E al loro posto «entro 30 anni ci saranno i musulmani», pronti a «sacrificarsi per i valori in cui credono». Per questo, «oggi i musulmani sono più vicini agli insegnamenti di Gesù che non i cristiani». Considerazioni, queste, che forse la Lega guidata da un Salvini che bacia rosari non sottoscriverebbe.

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