I 5 STELLE SONO DISPONIBILI A MOLLARE DI MAIO E A MANDARE A CASA TUTTI I MINISTRI CHE HANNO LAVORATO CON SALVINI?

IN QUESTO MODO PER ZINGARETTI SAREBBE IMPOSSIBILE DIRE NO ALL'ACCORDO CON I 5STELLE.

Marco Antonellis per Dagospia.com 13.8.2019

(E CON UNA PROSPETTIVA DI LEGISLATURA) PER ZINGARETTI SAREBBE IMPOSSIBILE DIRE NO ALL'ACCORDO CON I 5STELLE. LAVORI IN CORSO SULL'ASSE GRILLO-ZINGA E FICO-FRANCESCHINI. 2 SETTIMANE FA L'INCONTRO MATTARELLA-SALVINI: FORSE ERA PER QUESTO CHE IL “CAPITONE” ERA CONVINTO CHE…

Eppur si muove direbbe Galileo Galilei. Che infatti qualcosa si stia muovendo anche dalle parti di Nicola Zingaretti in direzione 5Stelle è ormai certo, ma non per dare ragione all'arcinemico Matteo Renzi che sogna di sfilargli i parlamentari con la "scusa" del governo istituzionale per poi farne la base per il suo futuro partitino (molto "ino" tanto che dopo le Dagoanticipazioni di ieri sul potenziale elettorale della "cosa renziana" -per la Ghisleri vale solo il 3%- in molti ci starebbero ripensando).

Però al Nazareno "si cominciano a fare dei ragionamenti concreti su eventuali accordi con i 5Stelle" spiegano dall'entourage del Presidente della Regione Lazio. "Ad esempio, se fossero disposti a mollare Giggino Di Maio al proprio destino, l'uomo del contratto con Matteo Salvini, sarebbe tutto più facile e si potrebbe seriamente discutere di un governo di legislatura".

Già, perchè tra le precondizioni per il dialogo (e per l'eventuale accordo) in casa Pd si ritiene fondamentale la "piena assunzione di responsabilità da parte del M5S a cominciare proprio da Luigi Di Maio". Che tradotto dal politichese significa nuovi ministri e nuova leadership pentastellata per un nuovo governo con il PD. Questi i ragionamenti che si fanno al Nazareno poi "certo ci rimetteremo alla volontà del Capo dello Stato" il refrain.

La base di lavoro sulla quale si sta ragionando in queste ore (nel pacchetto dovrebbe rientrare anche la scelta del prossimo Capo dello Stato; in zona Pd sono in molti ad ambire a quella poltrona...) è quella di un accordo che insieme alla legge di bilancio preveda le riforme costituzionali (taglio dei parlamentari e riforma della legge elettorale) ma anche il dossier europeo con la scelta del nuovo commissario e, come dicevamo, il rinnovo totale della squadra dei ministri: "Chi è stato al governo con Salvini non può stare al governo con noi" ripetono dal Pd.

Commenti   

#1 riki 2019-08-13 14:22
Casini: “Matteo Salvini, questo leader che più che il decantato stratega che tutti descrivono è semmai un pasticcione che ha innescato una crisi a Parlamento chiuso, su un pretesto inconsistente come una mozione sulla Tav, perché non voleva accollarsi la manovra. Sì, potrebbe essere un autogoal della Lega. Del resto, chi corre troppo finisce a volte per ragionare poco. E mi sembra evidente che Salvini ora stia rinculando, e non a caso chiede in modo così esplicito un accordo a Forza Italia, dopo avere inizialmente detto che sarebbe andato da solo”. Ripeto, una cosa per volta, e lasciamo maturare gli eventi”.

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