La nota politica. Il Cav aspetta ma non si sa che cosa aspetti

Silvio Berlusconi non si aspettava che Matteo Renzi fondasse un partito

di Marco Bertoncini, 27.9.2019 italiaoggi.it

Silvio Berlusconi non si aspettava che Matteo Renzi fondasse un partito. Aveva già le proprie rogne nel tentativo di rilanciare (come si dice quando una formazione affonda) il proprio movimento. Da settimane aveva lanciato il progetto della federazione l'Altra Italia, senza ottenere consensi fuori di qualche cespuglio centrista già collegati con Fi, addirittura con gli eletti in gruppi forzisti. Anzi, il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa (cui Fi non è stata in grado di garantire la rielezione all'Europarlamento), ha addirittura agitato il fantasma di un centro neo Dc.

Arrivata Iv, le difficoltà sono cresciute. Inutile negare che vari parlamentari, oltre a eletti in periferia, soffrono nel restare in Fi, che vedono sempre più indebolita e accusano di essere asservita al Capitano, e guardano a Renzi come a un possibile rifugio. La capogruppo senatoriale Anna Maria Bernini se l'è cavata credendo di sminuire: Renzi «ci porterebbe via solo lo 0,7%».

Solo? Ma Fi non è più il Pdl del 38%: ondeggia intorno al 6% e quindi perdere lo 0,7% vorrebbe dire che un residuo elettore su dieci se ne andrebbe. Lo stesso succede con Cambiamo!: il Cav irride il 2% o meno che Giovanni Toti può conseguire, ma sarebbe un salasso per Fi. Che poi Berlusconi non sappia come agire, si vede dal sì-no-ma ai referendum regionali promossi dalla Lega, dal sì-vedremo-forse alla manifestazione unitaria del 19 ottobre.

Il centro-destra procede a vista: poiché è in atto una sola campagna elettorale, in Umbria, può agire unito esclusivamente per quella regione. Nel frattempo, il Cav aspetta: non sa bene che cosa, ma aspetta. Non può far altro. Quel che è sicuro è che intanto non recupera, bensì perde ancora.

Commenti   

#1 riki 2019-09-27 10:18
A FI manca un contro il dogmatico populista Salvini che disgrega ma non unisce il Centro Destra. Con Di Maio Casaleggio Grillo che pensano alle future gioie dei loro partiti, dobbiamo fare i conti Dice giusto Ricolfi

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