Legge di bilancio 2020, gettito sovrastimato

Secondo il Servizio di bilancio del Senato i calcoli relativi al gettito derivante da alcune delle principali disposizioni contenute nel disegno di legge di bilancio 2020 risulterebbero essere sovrastimati, non “chiari” ed in alcuni casi addirittura aleatori

di Giuliano Mandolesi, 13.11.2019 www. italiaoggi.it

La relazione tecnica al disegno di legge di bilancio fa acqua da tutte le parti. Secondo quanto evidenziato nel dossier redatto dal Servizio di bilancio del Senato i calcoli relativi al gettito derivante da alcune delle principali disposizioni contenute nel disegno di legge di bilancio 2020 risulterebbero infatti essere sovrastimati, non “chiari” ed in alcuni casi addirittura aleatori.

La rimodulazione degli oneri detraibili in base al reddito. Il taglio delle tax expenditures per i contribuenti con redditi sopra i 120 mila euro che porterà nelle casse dell'erario circa 110 milioni di euro nel 2021 e circa 63 nel 2022 potrebbe non aver tenuto conto di un possibile effetto elusivo/evasivo della norma che rischierebbe di indurre i contribuenti a non richiedere più le fatture per gli oneri in parola, in quanto verrebbe a mancare il conflitto di interesse tra contribuente fruitore e soggetto erogatore del bene/ servizio, alimentando così l'economia sommersa e l'evasione di imposte dirette ed indirette.

La tracciabilità delle detrazioni. Poco meno di un miliardo e mezzo di extra gettito nel biennio 2021-2022 secondo il dossier possibili ma “non certi quanto al valore stimato ed ai tempi di realizzazioni” che dovrebbero essere contabilizzati solo a consuntivo dopo un riscontro reale. Inoltre in merito alla stima, andrebbe anche verificata la cifra 3,2 miliardi indicata nella relazione tecnica che parrebbe riferita all'ammontare delle detrazioni per oneri (al 19%) sostenuti complessivamente dai contribuenti che evidentemente corrisponderebbero a circa 16,8 miliardi di euro. La cifra non corrisponde a quanto invece indicato dal Mineconomia che quantifica gli oneri detraibili in circa 30 miliardi di euro inoltre la stima non quantifica gli effetti derivanti dalla possibilità di continuare a pagare in contanti le spese per l'acquisto di medicinali e di dispositivi medici.

L'anonimometro. Anche i 460 milioni di maggiori entrate dell'anonimometro sono aleatori e sarebbe stato auspicabile contabilizzare tali importi soltanto a consuntivo degli effetti finanziari ascrivibili. Il dossier è chiaro, sussistono ineliminabili elementi di incertezza in ordine al quantum ed ai tempi di conseguimento degli incassi ascrivibili all'implementazione delle attività considerate da questa disposizione.

La plastic tax. Non risulta chiaro se il dato relativo al quantitativo di imballaggi in plastica che si prevede saranno immessi al consumo in Italia negli anni 2020 e 2021 pari a circa 2.192 mln di chilogrammi, sulla cui base è stato stimato il maggior gettito, è riferito ai soli “monouso” (quelli su cui grava effettivamente l'imposta) o meno. Con tutta probabilità invece il calcolo nella relazione tecnica ha preso a base all'ammontare totale degli imballaggi in plastica senza esclusione di quelli riutilizzabili e, se così fosse, il gettito atteso crollerebbe a “soli” 800 milioni di euro rispetto a quelle stimate che superano abbondantemente il miliardo di euro l'anno.

Fringe benefit auto. L'importo degli introiti prodotti dalla stretta alla detassazione relativa alle auto aziendali sembrerebbe priva di elementi di riscontro e sovrastimata. Il maggior reddito imponibile calcolato nella relazione tecnica infatti sarebbe stato poi “tassato” con un'aliquota marginale di circa il 60%, percentuale completamente irreale dato che l'aliquota marginale più alta Irpef è del 43%.

Il turnover ace-mini ires. Sovrastimato anche il gettito prodotto dal taglio della mini ires. La stima della mini Ires aveva previsto un onere in aumento nel tempo in coerenza con la previsione di un sistema economico in crescita anche per effetto di misure fiscale agevolative mentre per il “costo” dell'Ace, tale effetto non è stato considerato.

La differenza di metodologia ha chiare conseguenze nella valutazione degli effetti finanziari netti complessivi di maggior gettito che potrebbero risultare nel tempo sovrastimati.

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