Mattarella ci porta nello spazio per spiegarci il futuro dell'Italia

Nel suo discorso di fine anno il presidente della Repubblica mostra un'immagine del nostro paese scattata da un'astronauta. L'idea di guardarci “da fuori” e capire che abbiamo un'occasione che non possiamo sprecare

Redazione, 1.1. 2020 alle 13: ilfoglio.it -lettura2’

È stato l'argomento che ha aperto e chiuso il discorso di fine anno del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: lo spazio. Lo spazio come possibilità di osservare l'Italia da un altro punto di vista, con distacco. E capire che, in fondo, siamo meglio di quello che pensiamo e raccontiamo.

“Questa sera - ha esordito il capo dello stato -, care concittadine e cari concittadini, entriamo negli anni venti del nuovo secolo. Si avvia a conclusione un decennio impegnativo, contrassegnato da una lunga crisi economica e da mutamenti tanto veloci quanto impetuosi. In questo tempo sono cambiate molte cose attorno a noi, nella nostra vita e nella società. Desidero, anzitutto, esprimere a tutti voi l’augurio più cordiale per l’anno che sta per iniziare. ​Si tratta, anche, di un’occasione per pensare - insieme - al domani. Per ampliare l’orizzonte delle nostre riflessioni; senza, naturalmente, trascurare il presente e i suoi problemi, ma anche rendendosi conto che il futuro, in realtà, è già cominciato. Mi è stata donata poco tempo fa una foto dell’Italia vista dallo spazio. Ve ne sono tante sul web, ma questa mi ha fatto riflettere perché proviene da una astronauta, adesso al vertice di un Paese amico. Vorrei condividere con voi questa immagine. Con un invito: proviamo a guardare l’Italia dal di fuori, allargando lo sguardo oltre il consueto”.

Ma lo spazio è anche una possibilità per l'Italia di mostrare le proprie potenzialità. Da qui il saluto a Luca Parmitano, “il primo astronauta italiano al comando della stazione spaziale internazionale – impegnato nella frontiera avanzata della ricerca nello spazio, in cui l’Italia è tra i principali protagonisti. Da lassù, da quella navicella – come mi ha detto quando ci siamo collegati – avverte quanto appaiano incomprensibili e dissennate le inimicizie, le contrapposizioni e le violenze in un pianeta sempre più piccolo e raccolto. E mi ha trasmesso un messaggio che faccio mio: la speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere”.

Commenti   

#1 riki 2020-01-01 15:17
Tutti hanno capito che o la crisi di Governo viene a gennaio oppure questo governo resiste fino alla elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Ci sono due ostacoli che fanno gioco a favore. Uno è la nomina di 400 posti di sottogoverno a Marzo-Aprile. Il secondo contro dato dal fatto che la diminuzione dei parlamentari decisa non garantisce la rielezione dei grillini che oggi siedono sugli scanni.A fare da incomodo è la legge oggi in vigore sulla eliminazione della prescrizione per cui la sentenza finale di uno caduto nella rete della giustizia, può avvenire a 20/30 anni dal fatto o giù di lì. Insomma ci attendono mesi di confusione con Salvini che ha cambiato magliette e pronto a fare accordi duraturi e garantisti per chi vuole governare il futuro.

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