Cremona, spunta la campagna choc per l'ambiente: "Meno figli"

1-Meno figli per salvare il clima e il cibo: questa è una delle indicazioni contenute in un volantino promosso pure dal comune di Cremona a guida PD 2- .. 5 Stelle: persi mille attivisti in 7 giorni

Giuseppe Aloisi -06/02/2020 – ilgiornale.it –lettura 5’

1-La Cremona democratica non ha dubbi: per tutelare l'ambiente è necessario che l'umanità riduca il numero di figli a carico.

Sembra una novità ideologica, ma la "new left" americana propaganda lo stesso messaggio almeno da un paio d'anni. Alexandria Ocasio Cortez è una delle teoriche della reductio filiale.

L'origine della boutade ecologista è attribuibile alla "Filiera corta solidale in collaborazione con il Comune di Cremona, Cremona solidale, Fondazione Cariplo". Fa specie, perché il volantino che elenca le mosse giuste per evitare la catastrofe ambientale è stato diffuso all'interno di un territorio nazionale diverso dagli altri: il nostro, che Giovanni Paolo II riteneva essere una "eccezione". In Italia, insomma, nessuno avrebbe mai dovuto mettere in discussione la bontà di un progetto familiare. Non ci appartiene per cultura e tradizione. Ma le "istanze ecologiste" non conoscono barriere. E anche il numero dei discendenti familiari può essere rivisto al ribasso se si tratta di garantire un futuro certo al "clima" e al "cibo", che poi sono le due fattispecie centrali del capitolo dell'opuscolo in cui si legge: "Meno figli" ( ma anche meno Carne rossa. Auto e aerei) . L'amministrazione comunale, che è guidata dal Partito Democratico, ha voluto appore il suo sigillo al volantino. L'iniziativa, insomma, è condivisa pure da una parte politica.

 

Quattro, come ripercorso anche dall'edizione odierna de La Verità, sono le indicazioni che la brochure chiede di tenere a mente se si vuole essere al passo con Greta Thunberg ed i suoi avvertimenti: l'aereo e l'automobile non andrebbero proprio presi, mentre i figli, alla strega della carne rossa, dovrebbero comparire con meno continuità nella vita delle persone. E il "clima" e il "cibo" saranno lì, pronti a ringraziare. L'opuscolo, in merito, è abbastanza chiaro. Però non tutti condividono la ricetta, anzi. Per fare una "spesa responsabile" - viene fatto presente - non è affatto necessario che i figli divengano meno. Anche perché le statistiche demografiche italiane racconterebbero già di un collasso. Federico Fasani, di Forza Italia, è uno di quelli che non la pensa come il sindaco Gianluca Galimberti. L'onorevole della Lega Paolo Grimoldi ha chiesto ai vertici della Fondazione Cariplo di dimettersi. Per il deputato leghista l'iniziativa va "oltre la follia". Anche il sindaco di Cremona, per Grimoldi, dovrebbe fare un passo indietro. Ma l'esponente salviniano si dice certo di come Galimberti non sia disponibile a rinunciare al suo incarico. Polemiche dirette, che seguono una vicenda che per ora rappresenta un unicum del panorama nostrano.

L'ambientalismo e gli ecologismi stanno dettando tempi e temi a tutto il campo progressista. E farne le spese e non la "spesa", a ben guardare, potrebbero essere proprio i figli.

 

2-Crisi senza fine per i 5 Stelle: persi mille att ivisti in 7 giorni

Nel frattempo il Movimento deve risolvere il nodo delle Regionali, in particolare se allearsi con il Partito democratico

Andrea Pegoraro - 06/02/2020 – ilgiornale.it

Sembra una crisi senza via d’uscita quella che sta vivendo il Movimento 5 Stelle. Le difficoltà ci sono sia a livello nazionale sia a livello locale ma interessano anche la base.

Come riporta Il Corriere della Sera, negli ultimi 7 giorni si sono persi mille attivisti mentre il calo dal 2015 ad oggi è stato del 32%.

I meet up erano partiti nel 2005 e per dieci anni hanno rappresentato un momento importante di confronto e di dibattito tra i pentastellati. Basti pensare che il fondatore Beppe Grillo partecipò al decennale del gruppo di Brescia e Roberto Fico organizzò a Scampia i dieci anni di quello napoletano. Nel 2015 gli attivisti erano 167.007 ed erano suddivisi in 1.017 città in 19 Paesi del mondo. Attualmente i meet up esistenti sono poco più del 42% e la base si è ridotta di oltre 50 mila unità. Tanto è vero che oggi gli attivisti sono quasi 114 mila. Non va certamente meglio per gli amici di Grillo. Anche in questo caso ci sono state defezioni e resistono i gruppo più numerosi come quelli di Napoli, Catania e Milano.

Uno scenario sconfortante che va sommato alle recenti sconfitte elettorali. Nonostante questo, però, la base del Movimento 5 Stelle vuole che il partito sia presente alle elezioni proprio per ribadire le priorità dei grillini. A novembre, infatti, gli attivisti avevano chiesto di partecipare alle urne piuttosto che rinunciare. L’obiettivo è quello di correre da soli o al massimo con liste civiche perché molti pentastellati non sono interessati ai giochi di potere.

Nel frattempo, si discute di una possibile alleanza con il Partito democratico alle prossime Regionali, un tema affrontato durante l’assemblea di martedì. C’è chi vuole, infatti, un accordo con i dem in alcune zone come la Liguria. Oggi il reggente Vito Crimi incontrerà nella Capitale la candidata governatrice Alice Salvatore, che gli scorsi giorni è stata presa di mira dagli attivisti perché avrebbe chiuso a ogni tipo di intesa. Alla riunione saranno presenti anche il responsabile delle campagne elettorali Danilo Toninelli ed esponenti liguri come Marco Mesmaeker e il deputato Marco Rizzone. Non sarà una situazione facile da risolvere perché i piani alti del Movimento sarebbero intenzionati a proseguire sul percorso già avviato con Alice Salvatore.

Intanto, però, il rapporto tra i vertici grillini e gli attivisti si sta deteriorando. Ultimamente, infatti, Alessandro Di Battista è stato criticato sui social per il suo viaggio in Iran e la proposta di Fico di un accordo con il Pd in Campania è stato largamente bocciato dagli attivisti.

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