La crescita dei consensi di Afd è un segnale per le sinistre europee

Nonostante le accuse di rifarsi alle ideologie naziste e nonostante le accuse di mantenere elementi all’interno dei propri credo quali l’antisemitismo, il razzismo e la chiusura verso le istituzioni europee, il secondo decennio del secolo ha segnato una rapida crescita dei consensi.

Andrea Massardo19.2. 2020 ilgiornale.it –lettura 3’

Inside the news, Over the world. Il boom elettorale degli ultimi anni del partito politico tedesco Afd (Alternative für Deutschland) ha preso in contropiede i partiti tradizionali della Germania, che non sono stati in grado di arginare i consensi del partito di estrema destra tedesco; arrivando sino a generare l’attuale situazione caotica che sta passando la Turingia. Nonostante le accuse di rifarsi alle ideologie naziste e nonostante le accuse di mantenere elementi all’interno dei propri credo quali l’antisemitismo, il razzismo e la chiusura verso le istituzioni europee, il secondo decennio del secolo ha segnato una rapida crescita dei consensi.

Specularmente alla Germania, la medesima tendenza si è potuta riscontrare in modo più allargato in tutto il resto dell’Europa con il Rassemblement National della Francia, Vox in Spagna ed il duo Lega-Fratelli d’Italia in Italia. Tutti partiti che, in comune, subiscono costantemente e ripetutamente accuse circa i loro legami con le ideologie della destra sociale del XX secolo; nonostante i programmi politici di fatto inconciliabili con i fascismi. E nonostante, soprattutto, il largo favore del popolo che hanno ottenuto.

La vittoria delle destre è anche causa delle sinistre

Quando un partito politico ottiene un largo consenso, generalmente, è dovuto a due fattori: un linguaggio vincente ed una scarsa prestazione del proprio avversario. E nei casi in questione, ciò è quello che è realmente accaduto: le destre sono state in grado di fornire risposte e visioni che le sinistre non sono state in grado di fornire, preferendo limitare la propria retorica politica al semplice tentativo di denigrare l’avversario. Nella politica prende il nome di reductio ad Hitlerum, e consiste nel paragonare il politico – o la fazione – alla figura del dittatore nazista sperando di convincere gli ascoltatori a rifiutare la sua visione politica.

Sebbene nel breve la tecnica abbia un’efficacia notevole – ed è ben evidenziato dal comune lungo periodo di incubazione delle destre odierne – alla lunga e in assenza di risposte alle problematiche reali perde di efficacia. Anzi, col passare del tempo diviene una vera e propria arma a doppio taglio, a causa della quale divengono maggiori le possibilità di perdere credibilità rispetto a quelle di arrecare un reale danno all’avversario. E questo è proprio quello che, genericamente, è accaduto alle odierne sinistre europee, che però imperterrite non hanno ancora abbandonato la propria retorica buonista. In questo senso, Italia e Germania condividono una realtà non troppo diversa: da una parte la costante condanna da parte dell’intellighenzia nei confronti dei partiti sovranisti etichettati come fascisti. Dall’altra, l’errore a sinistra di polarizzare lo scontro politico facendo sì che anche gli elettori moderati si sentano più affini ai partiti legati a un’area culturale e ideologica più estrema: anche semplicemente per evitare di entrare nel campo avversario.

Intanto Afd continua a crescere

Le ultime rilevazioni compiute da Youtrend evidenziano un fatto molto importante sullo scenario tedesco: Afd, nonostante qualche alto e basso, continua a crescere ed adesso è il quarto partito della Germania; a pochi passi dal sorpassare l’Spd. Tutto ciò, senza considerare l’impatto del caos generato in Turingia che avrà verosimilmente ripercussioni positive per Afd nel prossimo futuro. Il dato assume dunque particolare rilevanza soprattutto per quelle che saranno le prossime elezioni del Paese, con il partito di estrema destra che rischierà di diventare fondamentale per sorreggere un’eventuale governo alternativo ad uno dalle larghe intese; con Afd che potrà arrivare ad ergersi a difesa delle volontà governative del popolo.

In questa situazione, i partiti tradizionali si sono ritrovati completamente spiazzati, incapaci di fornire un’alternativa alle risposte – forse di pancia, ma comunque d’impatto – della compagine politica della destra tedesca. E proprio questo scenario dovrebbe portare il resto dei partiti europei di sinistra a riflettere, per chiedere dove siano stati compiuti gli errori più plateali; sebbene la risposta sia più che scontata. Con le destre dell’Europa che, a questo punto, si ritrovano passo dopo passo la strada sempre più spianata per tornare a ricoprire i ruoli che contano nel panorama europeo.

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