Se qualcuno voleva sperimentare la decrescita, è stato accontentato

Virus, economia e un futuro che si presenta piuttosto difficile

di Chicco Testa 6.3. 2020 ilfoglio.it –lettura 2’

Mentre guardavamo il cielo e il dito di Greta che ci indicava la prossima fine del mondo a causa del cambiamento climatico e delle nostre responsabilità, i nostri progenitori (Pauli dixit) ci hanno sferrato un subdolo attacco. Sto parlando dei virus, l’entità biologica più abbondante in assoluto sul pianeta Terra. Quanti sono nessuno lo sa, ma per dare un’idea leggo che un cucchiaio di acqua di mare ne contiene circa 1 milione.

Nei pochi millenni della storia umana hanno accumulato una terribile fama e il linguaggio comune usa la parola per indicare qualche cosa di irrimediabilmente negativo. Ma come tutte le parti dell’ecosistema anche loro hanno un ruolo che non è solo quello dell’assassino. Hanno contribuito all’evoluzione, allo sviluppo del nostro sistema immunitario e continuano a svolgere funzioni essenziali. Fanno insomma parte della natura o, come direbbe Francesco, sono anche loro creature di Dio. Hanno avuto più influenza sulla storia umana di guerre, condottieri e rivoluzioni. Pericle perì con tutta la famiglia nella peste di Atene che ammazzò il 50 per cento degli ateniesi nel V secolo a. C. La peste raccontata da Boccaccio uccise più del 30 per cento della popolazione europea e l’influenza spagnola fra i 50 e i 100 milioni di persone fra il 1918 e il 1920. I virus (e la natura) hanno continuato a fare il loro sporco mestiere senza meriti e senza colpe, ma semplicemente facendo ciò per cui esistono, anche nei decenni successivi. E fra i loro compiti vi è anche quello, certo, di rafforzare il sistema immunitario, ma solo di chi non soccombe. Sono agenti selettivi di tutte le popolazioni viventi. Uomini, piante, animali. Eliminano i deboli e rafforzano chi è già forte. Solo che questo non è più accettabile nelle nostre moderne società. Il darwinismo sociale può forse trovare adepti a destra, ma quando esso colpisce casualmente attaccando non i portafogli, ma la salute delle persone e le distinzioni fra ricchi e poveri hanno scarso significato, gli stati moderni reagiscono tutti più o meno allo stesso modo. Cercando di difendersi e di proteggere i propri cittadini. Ci difendiamo e lo facciamo sempre meglio. Lo stiamo facendo anche ora limitando il numero delle vittime. Se non dovessimo riuscirci, in questa o in future occasioni, sarà non perché non abbiamo vissuto secondo natura, ma perché avremo fallito nell’opporci alle sue leggi. Perché non avremo fatto in tempo a trovare la tecnologia medica e farmaceutica per sconfiggerle. Al diritto naturale opponiamo un diritto positivo che ci autorizza a batterci con le armi, non poche, che abbiamo a disposizione. A cominciare dal nostro cervello. Se imparassimo questa lezione da questa contingenza sarebbe già una gran cosa.

Anche perché il futuro si presenta piuttosto difficile. Virologi importanti segnalano che in un mondo che viaggia verso e oltre i 10 miliardi di persone, più di metà delle quali vive in gradi agglomerati urbani, il rischio di contagio aumenta esponenzialmente. Magari saranno influenze meno nocive di questa, ma sempre con scie di decine di migliaia di morti, spesso nemmeno censiti. È chiaro che tutto ciò mina la forza dei legami sociali, da quelli semplici e familiari a quelli fra popoli diversi. E senza legami sociali solidi non vi è cooperazione, sviluppo e crescita economica. C’è una sola strada disponibile: aumentare enormemente i finanziamenti alla ricerca per accorciare i tempi della risposta. Farsi trovare pronti. Intanto se qualcuno voleva sperimentare la decrescita può vederla in campo. Il cielo sopra la Cina è più limpido da quando molte attività economiche si sono fermate. Speriamo di non dovere rimpiangere il celo grigio sopra Milano.

Commenti   

#1 riki 2020-03-06 13:56
C'è anche il rifiorire di una mentalità per cui il lavoro non è importante e a tirare avanti ci pensa lo Stato. Che meglio statizzare che privatizzare e quindi il ritorno alla politica che ridiventa Imprenditore, in particolare nella sanità, e si dimentica i danni provocati nel passato di tali gestioni e settori invasi dagli amici degli amici dei partiti, con relative bustarelle e burocrazia.
lospinnato

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