1-“Sul Trivulzio e le case di riposo giusto accertare, ma attenti a non dare ai giudici i compiti della politica”

2--Pm a caccia dell’untore del Pio Albergo Trivulzio: il vero obiettivo è Attilio Fontana

15.4.2020 da ilfoglio.it e ilriformista.it

1-Il direttore Claudio Cerasa a Storie Italiane: “È evidente che degli errori sono stati fatti, che in Lombardia qualcosa non ha funzionato, ma non trasformiamo ancora una volta un'indagine in una grande vittoria della cultura del sospetto”

Dopo le prime perquisizioni di ieri negli uffici del Pio Albergo Trivulzio e di altre rsa milanesi, la Guardia di Finanza questa mattina si è recata nella sede della regione Lombardia per acquisire tutta la documentazione relativa alle direttive date dall'amministrazione regionale e dall'assessorato al Welfare alle case di riposo sulla gestione dell'emergenza coronavirus.

Nel frattempo si apprende che da febbraio, su 601 controlli effettuati in tutti Italia a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza, i Nas hanno identificato 104 strutture per anziani non conformi alla normativa. Sessantuno sono state le persone denunciate mentre altre 157 sono state sanzionate per un ammontare complessivo di oltre 72mila euro.

Di queste indagini ha parlato, ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane su Rai 1, il direttore Claudio Cerasa: “Evidentemente c'è qualcosa che non ha funzionato. Solo che quando si è davanti a una pandemia, a una crisi sistemica come quella che abbiamo visto in questi mesi, va messo in conto che ci possono essere stati degli errori, anche in buona fede. Bene accertare, ma criminalizzare a priori è sbagliato. È evidente che degli errori sono stati fatti, è evidente che in Lombardia qualcosa di molto importante non ha funzionato, ma stiamo attenti a non trasformare ancora una volta un'indagine della magistratura in una grande vittoria della cultura del sospetto e nell'affermazione della Repubblica giudiziaria”.

Ilfoglio.it 15.4.2020

2-Pm a caccia dell’untore del Pio Albergo Trivulzio: il vero obiettivo è Attilio Fontana

Perquisizioni a tappeto al Pio Albergo Trivulzio, a Cesano Boscone e in altri tre centri di assistenza agli anziani della Lombardia. Sono arrivate le auto della Finanza, mandate dai Pm, e hanno sequestrato tutto

Pm a caccia dell’untore del Pio Albergo Trivulzio: il vero obiettivo è Attilio Fontana

Perquisizioni a tappeto al Pio Albergo Trivulzio, a Cesano Boscone e in altri tre centri di assistenza agli anziani della Lombardia. Sono arrivate le auto della Finanza, mandate dai Pm, e hanno sequestrato tutto. Si cercano gli untori. Chiamiamoli così, per semplicità, visto che il reato che viene loro contestato è molto simile a quello per il quale, nel Seicento – ce lo racconta Manzoni – furono passati alla ruota della tortura e poi uccisi e poi esposti al ludibrio pubblico diversi chimici, e farmacisti e calzolai che erano stati beccati mentre diffondevano la peste.

Il reato, oggi, si chiama “epidemia colposa”, non si sa bene da quanto tempo esista nel nostro codice penale e perché nessuno abbia mai pensato a cancellarlo. È un reato che potrebbe essere accostato a quello di jattura. E non escluderei che, adoperando la dottrina Caselli-Ingroia, e associando il reato di epidemia all’articolo 110 del codice penale, possa nascere il reato di concorso esterno in epidemia colposa.

È molto probabile che succederà.

Ormai stiamo diventando un Paese nel quale non esiste problema, piccolo o gigantesco, che non venga affidato, per la soluzione, alla magistratura. La quale non si lascia pregare, fa la faccia seria e interviene immediatamente anche dove non ci capisce niente di niente. Stavolta nemmeno glielo puoi far pesare di non capirci niente, perché nessuno ci capisce niente.

Nessuno sa niente di questo virus. E il reato è quello: non ne sai niente, quindi hai diffuso il contagio. Poi dietro c’è come sempre un obiettivo politico

Piero Sansonetti — 15 Aprile 2020 ilriformista.it

Commenti   

#1 riki 2020-04-15 18:16
"..Come in ogni emergenza, tuttavia, la volontà (comprensibile) di accertare quanto avvenuto ed eventuali comportamenti negligenti, sembra aver lasciato il posto a una gigantesca caccia alle streghe, fondata sul tradizionale meccanismo della gogna mediatico-giudiziaria.." ilfoglio.

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