L’opposizione che non c’è

FdI e Lega si contendono la piazza e giocano con l’insubordinazione

di Redazione 29.4 2020 ilfoglio.it lettura 2’

Una sessantina di parlamentari e attivisti di Fratelli d’Italia si sono presentati davanti a Palazzo Chigi, distanziati l’uno dall’altro secondo le regole, con cartelli di critica al governo, che non rispetterebbe la Costituzione, e per esprimere il dissenso delle migliaia di italiani che rischiano il lavoro. Giorgia Meloni scrive che “la pazienza è colma”, ma, le si potrebbe rispondere che l’impazienza è cieca. Al di là del merito delle questioni sollevate, è la forma scelta, quella della mobilitazione di piazza, seppure limitata e controllata, che appare discutibile. Aizzare più o meno consapevolmente all’insubordinazione, in una fase così delicata, non è una gran prova di responsabilità.

La scelta di manifestare appare particolarmente curiosa se si tiene conto che proprio la Meloni aveva criticato l’appello di Matteo Salvini che subito dopo la conferenza stampa di Giuseppe Conte di domenica sera aveva scritto “torniamo nelle nostre strade e nelle nostre piazze, rispettando limiti e regole, ma c’è di mezzo il futuro e la libertà”. Giorgia Meloni, in un’intervista alla Stampa, pur condividendo le critiche a Conte, aveva detto di sì alla protesta, “ma la piazza sarebbe pericolosa” per ragioni sanitarie. Il giorno dopo questa polemica, Fratelli d’Italia scende in piazza e la Lega no.

Si direbbe che la confusione non regna solo nella maggioranza, oppure che Salvini si è fatto soffiare l’idea (che resta una cattiva idea) dalla sua alleata e antagonista nella destra di opposizione. Ora pare che Salvini cercherà di reagire con una specie di “occupazione” del Parlamento.

Pur con tutta la comprensione per le difficoltà che deve superare anche l’opposizione, si può sommessamente suggerire che invece di una gara a chi la spara più grossa sarebbe più utile al paese e all’opposizione stessa una anche incalzante campagna di proposte e di idee. Se ci sono. Eppure lo spazio di manovra ci sarebbe. Sia per puntare a migliorare l’opposizione sia per pensare persino a rivedere un giorno le geometrie del governo.

Commenti   

#2 riki 2020-04-29 14:30
Ho l'impressione che sia il PD che la Lega puntino a far fuori i grillini oer arrivare a un governo di Unità nazionale che porti alle elezioni e alla nomina del nuovo Capo di Stato. Lasciano che Conte si bruci da solo. E il problema non à Renzi. La Meloni l'altro giorno ha risposto a Salvini dicendo che c'è un accordo Lega PD per contingentare le presenze in Parlamento. Se vero vuol dire che qualche cosa si muove sotto le ceneri.Il collegamento Di Maio Cina c'è, non si capisce dove siano gli USA che a novembre hanno le elezioni, altro problema. Berlusconi forse ha capito che prima di passare al governo "dentro tutti" ci vuole un passaggio più soft in accordo-non-accordo con la Lega e FDI. Congetture? Possibile. Ma va ricordato,il monocolore Leone, 1963 in attesa delle decisioni del Congresso PSI.(oggi magari Lega e FDI)
#1 riki 2020-04-29 13:14
"L'Italia produrrà milioni di mascherine". Ma nessuno ha il via libera a venderle
Il commissario Arcuri ne promette 25 milioni al giorno. Ma il settore è una giungla: solo 21 aziende hanno già ottenuto la certificazione dell'Iss
Arriverà. Sarà. Troveremo. Faremo. La gestione italiana dell’emergenza coronavirus è declinata al futuro. Le imprese avranno il sostegno dello Stato. I prestiti arriveranno presto. Il Recovery Fund sarà la rivoluzione in Ue. Partirà la fase 2. Vedremo. Il problema è che agli annunci non s'è ancora visto seguire un gran che.
Giuseppe De Lorenzo - Mer, 29/04/2020 - 11:25 ilgiornale.it

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata