1-Luca Zaia contro Giuseppe Conte: "Il discorso di ieri? Libro dei sogni, basta penalizzare il Nord"
- Dettagli
- Categoria: Italia
2- Silvio Berlusconi, il sondaggio: niente fiducia nel governo né nell'opposizione
04 giugno 2020 liberoquotidiano,it lettura 3’’
1-Tutto qua?Luca Zaia ascolta il discorso alla Nazione di GiuseppeConte sulla Fase 3 e resta a bocca aperta. Dal premier, spiega il governatore leghista del Veneto al Corriere della Sera, "mi aspettavo qualche fuoco di artificio, qualche asso nella manica, qualcosa di più". Lo show con il fido Rocco Casalino a fare la guardia a Conte? "Il riassunto di quanto è stato fatto e il libro dei sogni", ironizza Zaia, "un po' poco da parte di un presidente del Consiglio in carica da due anni".
Il coronavirus, aggiunge il Doge, "è una cosa degli ultimi quattro mesi. Un po' di bilancio, suvvia. Per fare le riforme non servivano soldi. Perché i soldi, senza riforme, senza un cambio di mentalità, non riusciamo a spenderli" mentre la verità è che "siamo un Paese mummificato" e "se il metodo è sempre quello, moriremo di comitati, di autotutela, di non toccare questo e non toccare quello, di gemmazione di grandi riunioni e proliferazione delle task force". Insomma, alla fine "moriremo di ipocrisia" e, "se non semplifichiamo davvero, sprofonderemo. L'ipocrisia è di sistema, del perpetuo rinviare, del non semplificare".
Conte ha puntato i fari dei prossimi interventi soprattutto sul Mezzogiorno, e Zaia non ci sta: "Non esistono figli e figliastri. Io non ho nulla contro il Sud, ma non è che si vincono i Gran premi penalizzando chi ha la possibilità di vincerli". Insomma, il Nord viene sempre dopo perché "tanto quelli si arrangiano". Invece no, l'emergenza sanitaria del coronavirus sta passando e si deve tornare a parlare di politica e investimenti .E magari di autonomia, "perché il Veneto si è dimenticato". Poi un esempio pratico: "Io devo fare il nuovo policlinico universitario di Padova, un'opera da 600 milioni. Ma senza cambiamenti, non mi basteranno dieci anni per aprirlo. E il peggio e' che nascerà vecchio. Ma io dico: abbiamo visto il ponte a Genova? Perché non si applica quel modello che ha funzionato?".
2- Silvio Berlusconi, il sondaggio: niente fiducia nel governo né nell'opposizione. In politica regna il caos
Insomma, in questo momento politico non c'è un filo conduttore. Per nessuno. Vale tutto e tutto può giovare o fare male
Un foglio, un sondaggio "segretissimo" planato sulla scrivania di Silvio Berlusconi e di cui dà conto Augusto Minzolini in un retroscena su Il Giornale. Una rilevazione di facile lettura ma dalle implicazioni difficilissime da affrontare, almeno per il leader di Forza Italia ma, a ben vedere, per tutti i partiti politici in campo. Due i dati di quello che Minzolini definisce un "sondaggio dirompente". Il primo: il 58% degli italiani, in vario modo, non apprezza il comportamento del governo. Il secondo: al 62,5% degli stessi italiani non convince come stia operando in questa fase l'opposizione. Insomma, il caos regna sovrano, Minzo cita Vasco Rossi: inutile dare un senso a qualcosa che un senso non ce l'ha. Un caos simboleggiato da quanto fatto da Forza Italia negli ultimi giorni: il 2 giugno la partecipazione alla manifestazione in piazza del Popolo a Roma, il giorno successivo la missiva di Berlusconi al Corsera in cui si intestava il Mes e dunque uno strumento per certo non gradito a quella piazza. Insomma, in questo momento politico non c'è un filo conduttore. Per nessuno. Vale tutto e tutto può giovare o fare male. Berlusconi lo sa e agisce di conseguenza, ma certo non è semplice trovare il bandolo della matassa. A meno che si arrivi in un qualche modo in un nuovo governo di "solidarietà nazionale", che però non sembra affatto vicino.
Commenti
RSS feed dei commenti di questo post.