IMMIGRAZIONE E PANDEMIA. Il sindaco (di sinistra) di Agrigento: "Pd svegliati, qui l'immigrazione è un'emergenza sanitaria"

Intervista a Calogero Firetto, sindaco di centrosinistra che avverte i dem:"Flussi come quelli del 2008. Proteggiamo gli italiani dagli sciacalli dell'immigrazione"

di Carmelo Caruso, 28.7.2020 ilfoglio.it lettura 3’

“Non voglio allarmare nessuno, ma in questo momento, ad Agrigento, i migranti sono 500 e dico 500 in una tensostruttura. Sotto il sole. Quindici di loro sono risultati positivi al Covid. Sono stati ricoverati. E positiva è risultata una madre con due bambini. È stata ricoverata anche lei”. E’ vero che stanno scappando? “E lei che farebbe? Chiusi, al caldo. Sotto un capannone. In Sicilia, sono tornati flussi importanti del 2008 e non lo dico, ci tengo ancora, perché voglio allarmare ma perché voglio avvertire”.

E infatti, Calogero Firetto, sindaco di Agrigento non riesce a spaventare (“Non mi sono mai piaciuti gli sciacalli dell’immigrazione”) ma non riesce neppure a dire che la situazione è sotto controllo “che non significa che la prefettura non stia intervenendo, che non significa che il ministero degli Interni ci stia abbandonando. Non è così”. E allora come è? “La verità è una. All’emergenza sicurezza si è aggiunta quella sanitaria. E’ qualcosa di troppo serio e vedo purtroppo che troppi parlano invece 'a gettone'. Si sta ideologizzando una vecchia storia che però è anche nuova. Il Covid c’è. Come si fa a rispettare il distanziamento quando gli sbarchi si susseguono?”.

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In Sicilia, il sistema sta funzionando ma è un sistema che è già al suo picco. Non è una novità che i migranti fuggano. “Ma in passato il pericolo riguardava la sicurezza oggi riguarda anche la salute. Il problema esiste c’è la correlazione di cui parla l’ex ministro”. Anche lei la pensa come Minniti? “Sono sempre stato un uomo di centro. Alle amministrative mi ha sostenuto il Pd. La mia vittoria è figlia di un’esperienza civica. Ha ragione però Minniti quando dice che a sinistra si affronta questo argomento con semplicità. Il mio collega di Palermo, Leoluca Orlando, ha un approccio del tipo ‘più sono e meglio è’. Non è cosi. Così come è una banalità 'Aiutiamoli a casa loro'. E’ una frase del tubo”.

Parla in maniera saggia forse perché è un inedito amministrativo. Firetto è il solo sindaco italiano che ha amministrato due città e due porti. Durante la crisi umanitaria più difficile, quella del 2008, Firetto era infatti sindaco della piccola Porto Empedocle, la città oggi più esposta.

È il comune che ha espressamente chiesto al ministro Luciana Lamorgese l’invio di una nave quarantena per scongiurare casi di contagio. “Che ripeto ci sono. Siamo stati bravi. I quindici positivi di cui parlavo sono stati prontamente allontanati e trasportati in un reparto Covid. Io non credo che gli italiani siano quelli che descrive Salvini, ma non sottovalutate gli italiani che escono da tre mesi di lockdown, sono angosciati dalla ripresa. Basta nulla, ma lo scontento può farci imbruttire”.

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Ad Agrigento nessuno ha ancora protestato e Salvini è finora sbarcato solo a Lampedusa dove non gli è andata tanto bene. “Ma non facciamo spallucce. Sui social vedo che si aizza la collera. Può saltare tutto. Anche il buon senso”.

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