La scelta contro l'Unione europea

La Cnn ottiene il contratto con AstraZeneca che il governo inglese considera un segreto di stato. C'è il sospetto sempre più forte di una presa in giro

DANIELE RAINERI 19.2 2021 ilfoglio.it lettura4’

L'Ue entra nella guerra globale dei vaccini

Il contratto smentisce AstraZeneca

La rete americana Cnn ha ottenuto il contratto tra AstraZeneca e il Regno Unito per la produzione del vaccino anti pandemia che il governo britannico finora aveva trattato come un segreto di stato e ci sono molti problemi. A gennaio AstraZeneca aveva annunciato il taglio delle dosi di vaccino destinate all’Unione europea da ottanta a trentuno milioni nel primo trimestre, ma nessun taglio per le dose destinate alla Gran Bretagna e questo fatto aveva scatenato l’ira europea – perché molti paesi inclusa l’Italia fanno affidamento su quel vaccino per il grosso del loro piano vaccinale. Ogni ritardo diventa un ritardo nella campagna per vaccinare la popolazione il più rapidamente possibile. L’annuncio di gennaio era una violazione degli obblighi contrattuali firmati con la Commissione europea e anche una beffa perché l’Europa ad agosto aveva dato 336 milioni di euro ad AstraZeneca per aiutare la ricerca e lo sviluppo del vaccino.

  

C’era il sospetto che AstraZeneca avesse preso i soldi europei e poi dopo, al momento di scegliere a quale mercato dare la priorità, avesse favorito quello britannico e avesse lasciato indietro l’Unione europea. Adesso, come si diceva, la Cnn ha il contratto inglese e la prima cosa che si scopre è che non è vero che gli inglesi hanno firmato prima il contratto con AstraZeneca – che è la ragione per la quale dicono di avere diritto alla priorità nelle forniture. Hanno firmato l’accordo ufficiale il 28 agosto, quindi un giorno dopo la firma dell’accordo con l’Unione europea.

L’amministratore delegato di AstraZeneca, Pascal Soriot, in un’intervista a Repubblica del 26 gennaio concessa per provare a spiegare la differenza di trattamento tra inglesi e cittadini dell’Ue aveva detto che “the facts are that we basically signed an agreement with the UK three months before we did have it with Europe”, fondamentalmente abbiamo firmato un accordo con il Regno Unito tre mesi prima di quello con l’Europa – dove a questo punto c’è da vedere cosa intendeva Soriot per “fondamentalmente”. Se anche valesse il principio del “primo a firmare, primo a essere servito” – ma l’Europa sostiene che invece vale il principio di ripartizione fra contraenti, soprattutto se un contraente ha pagato la ricerca – i contratti dicono che è arrivata prima l’Unione europea (ma il contratto inglese fa riferimento a un altro contratto, risalente al 27 maggio).

Poi c’è la questione della clausola “best efforts”. Soriot dice nell’intervista che l’accordo con l’Europa è regolato da una clausola che dice “noi cercheremo di fare sempre del nostro meglio, best efforts appunto. Quindi, continua, se non riusciamo a mantenere l’accordo sul numero di dosi non c’è violazione contrattuale, perché comunque vale la regola generale – prevista nel contratto – che stiamo cercando di fare del nostro meglio e non abbiamo nulla da rimproverarci. I ritardi capitano, siamo nel mezzo di un’operazione senza precedenti e siamo comunque velocissimi. Ma adesso si scopre che anche il contratto con il Regno Unito era regolato dalla stessa clausola e quindi si capisce ancora meno perché Soriot la cita come uno dei motivi per i quali l’Europa non deve arrabbiarsi se riceve meno dosi di vaccino di quelle pattuite – o se le riceve ma dopo.

Il documento di 52 pagine ottenuto da Cnn non è tutto in chiaro. Alcune parti sono oscurate e tra queste ci potrebbe essere una clausola che impegna AstraZeneca a fornire le dosi di vaccino prima agli inglesi. All’inizio di febbraio il ministro della sanità inglese, Matt Hancock, ha accennato al fatto che questo accordo potrebbe davvero far parte del contratto: “Non mi sarei accontentato di un contratto che prevedesse la possibilità che il vaccino di Oxford fosse consegnato ad altri nel mondo prima di noi. Ho insistito che i cittadini inglesi avessero la precedenza, com’è mio dovere di ministro della Sanità”. Nelle parti non oscurate c’è scritto che il vaccino AstraZeneca destinato agli inglesi può arrivare anche dai centri di produzione nell’Unione europea – che era il sospetto che a gennaio ha fatto infuriare la Commissione europea.

  

E’ interessante che il contratto, che il governo inglese tratta come un segreto di stato, sia stato ottenuto dalla Cnn soltanto dopo una procedura legale che obbliga il governo a essere trasparente ma in realtà fosse già pubblico su internet. Era sul sito del Bais, il dipartimento inglese che si occupa di affari strategici, almeno dal 26 novembre ma su una pagina difficile da raggiungere perché senza indicazioni. E infatti il dipartimento ha mandato alla Cnn non il documento, ma il link per vederlo

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