ANDREA'S VERSION Più elogiano la Meloni, meno mi piace

Tutti a dire che è brava, compresi gli avversari. Si sente chissachì, mezza Grillo e mezza Fini. Però continua a non essere lei l'essere vivente più fastidioso della terra

ANDREA MARCENARO 24.6. 2021 ilfoglio.it

La Meloni che urla, che più urla più sale nei sondaggi, che si sente chissachì, mezza Grillo, cioè, e mezza Gianfranco Fini (una prece); la Meloni che non ce l’ha coi negri, i bianchi però sono meglio, lei non lo dice come Salvini, lo sussurra; la Meloni che sparerebbe ai barconi col petto in fuori dopo quattro salvagente lanciati in mare, perché una cosa è il sentimento, laddove tutt’altra l’alibi; la Meloni che è brava, accidenti se è brava (dicono gli avversari che le somigliano). Per cui lo confesso: provo sempre sentimenti volgari nei confronti della Meloni. Volgarissimi. Anche misogini? Può essere. E regolarmente rimangono tali, salvo per quando parlava in piazza di Mikis Mantakas, un suo camerata coetaneo morto per niente mezzo secolo fa come tanti, di qua e di là. Mi sembrava sincera. Da allora non più. Esiste un momento, però, dove se qualcuno afferma che la Meloni sia l’essere vivente più fastidioso della terra, allora mi ribello e ne avviso l’Amor nostro: non so lui, ma io ricordo bene cosa furono le piattole.

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