CON-TE NON PARTIRÒ – PRIMA GRANA DA LEADER AZZOPPATO PER “GIUSEPPI”:

IL MOVIMENTO FATICA A METTERE A PUNTO LE LISTE PER LE COMUNALI - MANCANO CANDIDATI, MA SOPRATTUTTO CANDIDATE, INDISPENSABILI PER UN PARTITO

8.8.2021 dagospia.com lettura2’

CHE HA INSERITO LE QUOTE DI GENERE NEL SUO NUOVO STATUTO –

L’AVVOCATO DI PADREPIO HA MESSO PAOLA TAVERNA A GESTIRE A LIVELLO NAZIONALE LA QUESTIONE AMMINISTRATIVE: IN CASO DI SCARSI RISULTATI LA SENATRICE POTREBBE RIMETTERCI LA PELLE VISTO IL QUADRE DESOLANTE AL NORD E…

Claudio Bozza ed Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera” Incassata l'incoronazione da leader dei Cinque Stelle, dopo 562 giorni di reggenza, ora Giuseppe Conte prepara la rifondazione del Movimento. «Siamo con te presidente», dice la sindaca di Torino Chiara Appendino, che potrebbe essere la vicaria di Conte nella gestione della «macchina» pentastellata. E sostegno arriva anche dal ministro Luigi Di Maio, con il quale l'ex premier ha avuto frizioni negli ultimi tempi: «Inizia un nuovo percorso. Il Paese sta cambiando, la pandemia ha stravolto le nostre vite, ci sono priorità precise e il nuovo corso del Movimento dovrà essere interprete di questi cambiamenti per trovare soluzioni concrete».

Il primo braccio di ferro chiave all'interno del governo è in agenda a settembre, quando il neo leader dovrà difendere il reddito di cittadinanza (magari proponendo qualche aggiustamento) dall'assalto di Salvini e Renzi, che chiedono la cancellazione di una norma «assistenzialista e che non crea lavoro». Sul tavolo dell'ex premier, però, ora la questione più urgente è quella delle Comunali del 3 ottobre. La situazione al momento è plumbea: il Movimento fatica a mettere a punto le liste.

Mancano candidati, ma soprattutto candidate, indispensabili per un partito che ha inserito le quote di genere nel suo nuovo statuto.

L'assenza di donne rischia di diventare un tallone d'Achille che potrebbe compromettere la presenza del Movimento alle Amministrative in diversi territori. «Stiamo lavorando», confidano i vertici preoccupati anche di inciampare in qualche candidatura scivolosa come avvenuto in passato. Si cerca di ovviare con qualche stratagemma.

Un'idea è quella di appoggiare liste civiche nei Comuni sotto i 15 mila abitanti con candidati M5S al loro interno: è consentito dalle regole in vigore nel Movimento. I nodi vengono però al pettine nei Comuni più grandi.

Conte ha fatto la sua prima mossa interna, mettendo Paola Taverna a gestire a livello nazionale la questione Amministrative. La senatrice, però, si trova tra le mani un dossier delicato, ad alto rischio. E - in caso di scarsi risultati - potrebbe pagare lei il conto di una matassa così complicata.

Al Nord il quadro per i Cinque Stelle è desolante: a Milano si cerca ancora un accordo in extremis con Beppe Sala, ma nel lombardo-veneto le liste già definite o in via di definizione sono pochissime.

In Piemonte, la Regione dove il M5S ha ottenuto maggiori successi, si parla allo stato attuale di una decina di liste. In molti casi, i Cinque Stelle poi punteranno su candidati sindaci di coalizione insieme al Pd: in diversi casi esponenti dem che tentano il bis. Intanto Crimi, Lombardi e Cancelleri hanno rimesso il loro mandato da membri di Comitato di garanzia M5S: «In questo periodo abbiamo cercato di svolgere il nostro ruolo con spirito di servizio».

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