"Perizia psichiatrica? Dai pm pregiudizi: ledono la mia storia e il mio onore"

La lettera del Cavaliere al tribunale di Milano dopo la richiesta di perizia per accertare le condizioni di salute

16 Settembre 2021 - 16:43 ilgiornale.it lettura2’

"Perizia psichiatrica? Dai pm pregiudizi: ledono la mia storia e il mio onore"

Egregio signor Presidente del Tribunale di Milano, Sezione VII penale,

ho appreso che nel corso dell’ultima udienza tenutasi in data 15 settembre 2021, il Collegio da Lei presieduto ha ritenuto di disporre nei miei confronti una perizia per stabilire se effettivamente vi sia la mia impossibilità a partecipare al processo.

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Innanzitutto le relazioni mediche depositate sono pervenute alle medesime conclusioni, che avevano indotto codesto Tribunale a rinviare più volte le udienze. In particolare, si ricordi che la stessa Procura della Repubblica, in data 19 e 28 maggio 2021, chiese lo stralcio della mia posizione condividendo la fondatezza delle ragioni mediche.

Quella stessa Procura nel corso dell’udienza dell’8 settembre, con toni e modi davvero inaccettabili nei confronti miei e dei medici che mi hanno per molte volte visitato, ha chiesto di disattendere le medesime conclusioni e procedere oltre. Ma la decisione di sottopormi a perizia non solo medico-legale e cardiologica, ma anche psichiatrica, appare al di fuori di ogni logica e del tutto incongrua rispetto alla mia storia e al mio presente.

Nell’ambito delle consulenze depositate vi è stato anche un contributo sotto tale profilo, ma esclusivamente per dimostrare la correlazione che lega lo stress alla patologica cardiaca di cui sono portatore.

L’ipotesi di sottopormi ad una ampia ed illimitata perizia psichiatrica da parte del Tribunale dimostra, per ciò che ho fatto nella vita in molteplici settori fra cui l’imprenditoria, lo sport e la politica, un evidente pregiudizio nei miei confronti e ben mi fa comprendere quale sarà anche l’esito finale di questo ingiusto processo. Non posso quindi accettare tale decisione, che è lesiva della mia storia e della mia onorabilità. Si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo che neppure sarebbe dovuto iniziare, nella consapevolezza che anche successivamente verrà riconosciuta la assoluta correttezza del mio comportamento sarò assolto da ogni accusa.

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