RIGENERAZIONE URBANA/ Patrignani (Confcommercio): così aiutiamo le città a rivivere

Confcommercio promuove la rigenerazione del terziario e delle città per ripartire dopo la pandemia. Da Cesena un progetto che può diventare esemplare

30.09.2021 - Patrignani, ilsussidiario.net lett.4’

Confcommercio Imprese per l’Italia sta stimolando da tempo e a più riprese le amministrazioni a tutti i livelli a riflettere sul ruolo strategico che il terziario di mercato riveste per la vitalità delle città e sugli impatti delle politiche sull’ambiente urbano e sul sistema economico. Per questa ragione la confederazione presieduta da Carlo Sangalli promuove la rigenerazione urbana ed economica sostenendo, a livello locale, nazionale ed europeo, politiche integrate per le città basate sulla collaborazione tra pubblico e privato. “Confcommercio di Cesena e comprensorio, nel cuore della dinamica e laboriosa Romagna distretto del buon vivere – spiega il presidente Augusto Patrignani – è in prima linea su questo versante e sta seminando nel territorio la cultura e soprattutto le buone prassi della rigenerazione urbana”.

 

 

Presidente, come si sta concretizzando l’impegno su questo innovativo versante della rigenerazione urbana?

Il nostro Cat Ascom Servizi sta portando avanti un progetto di rigenerazione del centro storico di Cesena, che fa seguito ad un precedente percorso, in collaborazione con il Comune di Cesena. Siamo partiti dal coinvolgimento degli operatori commerciali e dai cittadini clienti con la somministrazione di questionari sui punti di forza, da incrementare, e di debolezza, su cui intervenire con adeguate azioni non di semplice riqualificazione, ma di piena rigenerazione degli spazi. Siamo perfettamente in linea con l’impegno della Confederazione nazionale che ha siglato anche un Protocollo d’intesa per la rigenerazione urbana, sottoscritto con Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani.

Qual è il vostro obiettivo?

Il nostro è un esempio di partenariato pubblico-privato per lo sviluppo di progetti locali, che rappresentano oggi un’esperienza necessaria per intercettare e indirizzare le risorse disponibili, nazionali ed europee, allo scopo di attuare progetti efficaci di riattivazione dei sistemi economici urbani e di coesione sociale da realizzarsi con il contributo di chi nella città vive e lavora.

Che cosa fate in concreto?

Confcommercio affianca questi processi con attività di formazione su strumenti e politiche per la città e per il terziario di mercato e contribuisce al dibattito tecnico, nazionale e internazionale, sui temi della rigenerazione urbana ed economica, rappresentando le istanze e i contributi che provengono dal mondo imprenditoriale.

AMBIENTE & SOSTENIBILITÀ/ La "catena" che ha riportato le focene nel Fiume Azzurro

Il settore del commercio attraversa una crisi strutturale acuita dalla pandemia. Come è possibile avviare percorsi di rigenerazione efficaci che possano rilanciare la rete distributiva?

Il nostro caso di Cesena può diventare un modello per quel che attiene a città similari. Occorre anzitutto agire, come stiamo facendo, di concerto con l’ente pubblico, sprigionando una progettualità ambiziosa, in grado di intercettare le nuove erogazioni di fondi anche del Pnrr. Il post-pandemia non potrà che partire dalla rigenerazione delle città e nel contempo del commercio al dettaglio che è parte integrante e viva della città.

Come avviene questa rigenerazione?

I percorsi mireranno a rendere il centro storico e la città massimamente fruibile, anche con nuovi sistemi di mobilità sostenibile, e a recuperare, rigenerandoli nelle funzioni, spazi ed edifici dismessi, caduti in disuso, o comunque degradati che purtroppo stanno crescendo nelle nostre aree urbane, oppure recuperando alla piena fruibilità altri spazi che hanno bisogno di essere migliorati e rifunzionalizzati. Il commercio è in crisi strutturale, certo, e servono a tutti i livelli incentivi straordinari per sostenere la rete distributiva al dettaglio, una sorta di Piano Marshall per tutto il Paese.

Quindi salvataggio e rilancio?

Sì, questi son gli obiettivi: perché se chiude il commercio, chiude la città. Il nostro progetto, con il coinvolgimento e la collaborazione di esperti accreditati anche nell’intercettazione dei fondi europei, può concretizzarsi in interventi innovativi di rilievo da parte dell’amministrazione comunale, che stiamo sensibilizzando in tal senso.

Sarà fondamentale, infatti, che l’amministrazione comunale recepisca le vostre proposte. Sta avvenendo?

Certamente, il ruolo operativo è principalmente del pubblico e questa collaborazione è già a buon punto: stiamo concertando con la giunta comunale di Cesena lo sviluppo del progetto attraverso un confronto monitorato in tutti i passaggi e che vedrà a breve la presentazione delle proposte concrete per individuare gli interventi selezionati su cui puntare per avviare la rigenerazione, destinando le relative risorse.

Rigenerazione è una parola che evoca un messaggio trasversale importante, anche come istanza etica per ripartire rinnovati e non accasciati pienamente dopo la pandemia. E’ così?

Esatto, il punto è proprio questo. La pandemia ci ha cambiati, ci ha richiesto uno sforzo di adattamento e adeguamento eccezionale: questa è la resilienza, di cui tanto si parla. Utile, ma non basta. Per cogliere le sfide della modernità, per rimetterci in cammino attuando una piena ripartenza dobbiamo rigenerare noi stessi e le città. E’ una istanza etica, sono d’accordo, che anche il vescovo della diocesi di Cesena-Sarsina, monsignor Douglas Regattieri, ha di recente messo in luce. Conveniamo perfettamente con lui: la rigenerazione è un imperativo morale che parte da ognuno di noi, ma deve diventare anche una scelta politica su cui innescare interventi concreti.

Un imperativo morale rivolto a chi?

Abbiamo già esteso l’appello ad attuare interventi di rigenerazione urbana a tutti i sindaci del comprensorio cesenate e Confcommercio si augura che la rigenerazione diventi il file rouge delle nostre città del post-pandemia su vasta scala nazionale. Nulla, dopo il Covid, sarà più come prima, e noi vogliamo allora che sia meglio di prima. Da Cesena e dalla nostra amata Romagna, che spesso ha rappresentato un laboratorio di modernità e innovazione in tanti settori, Confcommercio territoriale lancia un segnale con il nostro percorso di rigenerazione del centro storico di Cesena, che si iscrive pienamente nei dettami suggeriti dalla confederazione. Cesena ha un centro bello che invito tutti a visitare. Rigenerato, diventerà bellissimo.

(Marco Tedesco)

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata