Le cattiva lezione di Parisi sul clima

Caro prof., i paesi che inquinano di più non sono quelli ossessionati dal pil

REDAZIONE 09.10. 2021 Redazione ilfoglio.it lett.2’

Caro prof., i paesi che inquinano di più non sono quelli ossessionati dal pil

Il Nobel a Parisi è una lezione contro i dogmatici della scienza

Ipremi Nobel sono spesso come le rockstar. Una volta vinta la lotteria della notorietà per meriti evidenti in una certa materia vengono scambiati per tuttologi in grado di dispensare consigli e pareri su qualsiasi aspetto dello scibile umano. Alcuni, i più saggi, riescono a sottrarsi a questa giostra facendo presente che il fatto che sappiano tutto sulle particelle elementari non li rende automaticamente competenti sulla diffusione dei virus o sui comportamenti sessuali dei pinguini. Altri invece finiscono per crederci, non resistono, e la vanità vince sul riserbo. In Italia poi si aggiunge l’abitudine di affidare a emeriti professori incarichi gestionali per i quali sono evidentemente non predisposti.

Il recente premio Nobel italiano per la Fisica, Giorgio Parisi, di cui pubblichiamo oggi sul Foglio un intervento molto bello sui temi in cui è forte, si è incamminato velocemente su questa strada. Prima mettendosi in competizione con medici specialisti sulla lettura della pandemia e ora impartendo lezioni di economia. Lo ha fatto ieri alla Camera, intervenendo nell’ambito di un dibattito sul cambiamento climatico, e sbagliando nel metodo e nel merito e finendo per passare per un teorico della decrescita. In particolare ha sostenuto che la crescita del pil sarebbe nemica dell’ambiente, dimenticando completamente che i paesi che oggi inquinano di più sono quelli con pil più bassi e quindi con tecnologie inquinanti. Mentre quelli che stanno diminuendo le loro emissioni sono i paesi più ricchi. Caro prof., come lei ben sa la realtà è piuttosto complessa e le semplificazioni spesso la banalizzano. Passerebbe mai per la testa a Draghi, impegnato a far crescere il paese, di tenere una lectio sulla Fisica quantistica? Naturalmente no. Grazie dell’attenzione, con rispetto e simpatia.

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