17esima edizione per la vendemmia del Raboso di Cecchetto da parte dei ragazzi Down.

Con loro a Tezze di Piave Treviso la vendemmia torna alla sincerità di un tempo. Dal 2005, ogni anno, i ragazzi si trasformano in vignaioli ed enologi, producendo circa 1000 bottiglie di Raboso del Piave

SIMONE MASETTO. 1-11-2021 qdpn.it lettura2’

È giunta alla diciassettesima edizione la vendemmia del Raboso Piave dei ragazzi dell’Associazione Italiana Persone Down della sezione della Marca Trevigiana. Nella giornata di sabato una ventina di ragazzi si sono dati appuntamento all’azienda agricola Giorgio Cecchetto di Tezze di Piave.

Dal 2005, ogni anno, i ragazzi si trasformano in vignaioli ed enologi, producendo circa 1000 bottiglie di Raboso del Piave, che con orgoglio presentano in primavera presso lo stand della Regione Veneto al Vinitaly di Verona.

L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto autonomia sociale, che vede i ragazzi coinvolti in tutte le fasi della produzione del vino: dalla vendemmia alla pigiatura, dalla lavorazione all’ imbottigliamento, fino alla realizzazione delle etichette, rigorosamente disegnate a mano e totalmente diverse l’una dall’ altra.

“Il raboso è una delle ultime uve che vengono vendemmiate – spiega Giorgio Cecchetto – un tempo la raccolta avveniva anche dopo il 1 novembre. Questa tradizione che portiamo avanti da 17 anni è una giornata molto attesa dai ragazzi e dimostra come questo vino, oltre a rappresentare il territorio e la sua storia, sa essere anche solidale contribuendo a progetti a supporto della collettività, con l’obbiettivo di rafforzare il valore che può nascere dalla sincera volontà di fare impresa in maniera condivisa e inclusiva”.

Quella di sabato è stata una giornata che ha riportato la vendemmia alla sincerità e autenticità di un tempo. I ragazzi hanno usato un vecchio torchio manuale: “Per noi la vendemmia oggi – continua Cecchetto – è attenzione al tempo, alle uve, alla gradazione e a moltissimi altri fattori che incidono nel risultato finale mentre. Per questi ragazzi invece questa giornata la vendemmia è, come succedeva un tempo, un momento di gioia in cui si raccoglie il frutto di un anno di lavoro e sacrificio”.

Presente alla giornata anche Emma Villanova presidente della sezione della Marca Trevigiana dell’associazione italiana Persone Down: “Per noi e per tutti i ragazzi questa è una giornata che attendiamo tutto l’anno, un momento di convivialità e inclusione molto importante per tutti soprattutto dopo i due anni che abbiamo passato. Vorrei ringraziare a nome di tutti i ragazzi e i genitori la famiglia Cecchetto per le bottiglie che ci dona la cui vendita permette di sostenere una parte delle attività della nostra associazione”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).

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