Gelo a sinistra. Schlein vorrebbe tenere comizi insieme a Cinque Stelle ed ex Terzo Polo nelle città al ballottaggio

Carlo Calenda risponde: «Io credo che funzioni molto meglio se ognuno parla al suo elettorato». Dal quartier generale di Giuseppe Conte replicano: «Vedremo».

17.5.2023 Linkiesta.it lettura2’

Carlo Calenda risponde: «Io credo che funzioni molto meglio se ognuno parla al suo elettorato». Dal quartier generale di Giuseppe Conte replicano: «Vedremo». Al Nazareno comunque ci sperano: «Ci dicano loro una piazza, una stazione, una fermata del bus»

Dopo i risultati del primo turno delle elezioni comunali del fine settimana, esultano tutti.

La premier Giorgia Meloni ha detto che «il centrodestra conferma la sua forza». Mentre la segretaria del Pd Elly Schlein ha decretato: «Siamo il primo partito in quasi tutti i capoluoghi al voto». E ora la stessa Schlein vorrebbe tenere comizi insieme al Movimento Cinque Stelle e all’ex Terzo Polo nelle città al ballottaggi. Il centrodestra è in vantaggio, ma dato l’alto numero di ballottaggi, il risultato potrebbe essere ribaltato.

Ma mentre la segretaria cuce la tela delle alleanze, gli altri leader del centrosinistra la sfilano – racconta Repubblica. Schlein propone, dopo il primo turno delle amministrative, di andare sul palco tutti insieme, per i ballottaggi. Le risposte che ottiene sono distinguo e smarcamenti.

Il Pd intento ha conquistato Brescia al primo colpo, a braccetto col Terzo Polo. E Teramo, facendo sponda coi Cinque Stelle.

Ora però ci sono sei città da conquistare il 28 e 29 maggio. Dunque, si augura Schlein, «speriamo di allargare le alleanze. Con una costante: l’affidabilità del Pd». Il baricentro di un campo largo che finora, però, è solo nella sua testa, perché alla prova dei fatti non si concretizza quasi mai. A Brindisi e Pisa, il Pd per ora è alleato solo con i Cinque Stelle. A Vicenza e Ancona sta col Terzo Polo. A Massa e a Siena è con i civici.

Da qui l’idea del palco formato campo largo. «Un comizio con Conte? C’è la nostra piena disponibilità a incrociarci con i leader delle altre forze», risponde Schlein davanti ai cronisti. «Noi ci siamo». Quando? Dove? «Chiedetelo anche a loro».

Carlo Calenda risponde così: «Io credo che funzioni molto meglio se ognuno parla al suo elettorato». Giuseppe Conte non interviene direttamente, ma da Campo Marzio, il quartier generale dei Cinque Stelle, replicano così: «Un comizio con Schlein? Vedremo. Non è che ci riuniamo per decidere se andare in piazza con lei». Al Nazareno comunque ci sperano. «Ci dicano loro una piazza, una stazione, una fermata del bus».

È possibile che i due leader, Conte e Schlein, discutano di alleanze oggi, al telefono. Anche perché, comizi a parte, va trovato un accordo per il secondo turno. Il Movimento su questo si mostra conciliante: è naturale una convergenza sui candidati anti-destra, dicono. Si vedrà con quale entusiasmo.

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