IL CASO Salvini teme la figuraccia sul Pnrr e nasconde i dati del suo ministero a Fitto

-IL DECIO CAVALLO DELLA POLITICA Breve storia di Massimo D'Alema, un Totò scambiato per Machiavelli

7.6.2023 Valerio Valentini, Salvatore Merlo ilfoglio.it lettura2’

IL CASO Salvini teme la figuraccia sul Pnrr e nasconde i dati del suo ministero a Fitto

VALERIO VALENTINI 07 GIU 2023

    

La relazione del Mit sulle opere in ritardo non c'è ancora. A Palazzo Chigi la attendono dal 24 maggio. Il leader leghista teme di finire commissariato e rimanda la stesura del dossier. Ma l'incognita vale 60 miliardi

Le rispettive diplomazie s’affannano già a ridimensionare l’incidente: “I due si sono parlati, tutto chiarito”. Solo che i due, nella fattispecie, sono Matteo Salvini e Raffaele Fitto, e tra loro non corre esattamente buon sangue. Figurarsi quindi quanta voglia ci sia, da una parte e dall’altra, di fornire spiegazioni. E però pure quelle andranno date, perché tredici giorni iniziano a essere davvero tanti. E altri ancora ce ne vorranno, a quanto pare. E siccome col Pnrr il tempo non è una variabile negoziabile, ci sta che la tensione salga. Come che sia, il dossier che Salvini doveva offrire a Fitto per documentare ritardi e complicazioni dei progetti del Recovery di competenza del Mit ancora non c’è. A Palazzo Chigi lo attendono dal 24 maggio….

-IL DECIO CAVALLO DELLA POLITICA Breve storia di Massimo D'Alema, un Totò scambiato per Machiavelli

SALVATORE MERLO 07 GIU 2023

    

Nella sua seconda vita da centralinista telefonico l’ex premier è stato indagato a Napoli assieme all’ex amministratore di Leonardo, Alessandro Profumo. Il suo motto è “dalle Alpi alla Grande Muraglia”

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Ma non è che pensavamo fosse Machiavelli e invece era Totò, anzi, no: Decio Cavallo, il mister cui il principe De Curtis vende la Fontana di Trevi? È notizia di ieri che Massimo D’Alema, in questa sua seconda vita da centralinista telefonico (nel senso che mette in contatto la gente), è indagato a Napoli, assieme all’ex amministratore di Leonardo, Alessandro Profumo. Una storia che sembra uscita, appunto, dal celebre film di Totò. Anche se, per la verità, ancora non è ben chiaro se D’Alema sia in effetti quello che la Fontana di Trevi la vende, o quello che invece al contrario se la compra. Bisogna infatti proprio immaginarsi questo ex presidente del Consiglio che a marzo del 2022 viene avvicinato da due tizi pugliesi che si spacciano per “broker” e gli dicono che vogliono acquistare aerei militari e sommergibili da vendere al governo (di estrema destra) colombiano. Poiché D’Alema (lo si è fin troppo detto) arriva in fretta, parte fulmineo, si alza di scatto, siede di schianto e vola dalla finestra, sapete che succede?

 

 

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