L'INTERVISTA L'ex presidente Anpi di Milano: “Il 25 aprile serva anche a superare certe derive antisemite"

Parla Roberto Cenati, che si è dimesso dalla guida dell'Associazione nazionale partigiani di Milano: "Chi insulta la Brigata ebraica insulta i valori della Resistenza. Io al corteo ci sarò"

LUCA ROBERTO 25 APR 2024 ilfoglio.it lettura2’

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“Il 25 aprile rimane una data fondamentale. E’ il giorno in cui, sconfiggendo il nazifascismo, venne restituita libertà a tutti al di là delle convinzioni politiche di ciascuno. Lo diceva anche un ex presidente dell’Anpi come Arrigo Boldrini: ‘La Resistenza è stata per chi c’era, per chi non c’era e per chi era contro’.

Per questo giornate come il 25 aprile servono anche a ricordarci quanto sia importante combattere derive d’intolleranza come l’antisemitismo”.

Roberto Cenati è l’ex presidente dell’Anpi della provincia di Milano. Poco più di un mese fa, in polemica per l’utilizzo del termine “genocidio” in riferimento a quel che succedeva a Gaza, ha lasciato l’incarico nell’Associazione nazionale partigiani. Eppure oggi sfilerà nel corteo milanese organizzato ogni anno in occasione della festa della Liberazione

Ha visto che secondo alcuni la Brigata ebraica non dovrebbe poter sfilare?

“Ho sempre stigmatizzato queste provocazioni contro la Brigata ebraica, perché i suoi 5mila soldati hanno avuto un ruolo fondamentale nella liberazione dal nazifascismo”, racconta Cenati al Foglio. “Cinquanta di questi soldati trovarono la morte nella battaglia dei Tre fiumi. Dobbiamo essere riconoscenti nei loro confronti. Insultarli significa insultare la Resistenza italiana.

In più gli ebrei italiani ebbero un ruolo importante nella Resistenza: penso a personalità come Leo Valliani, Giulio Bolaffi, in totale furono più di mille a partecipare. Ecco perché io alla manifestazione ci vado: il 25 aprile deve unire tutti gli italiani nei valori della democrazia, della libertà, dell’antifascismo e della lotta a ogni odio, come l’antisemitismo”.   Ma l’esplosione di nuovi casi, che stiamo registrando per esempio nelle università, è diventata esponenziale subito dopo il 7 ottobre.

E cioè prima ancora della risposta di Israele all’attacco terroristico di Hamas. E’ un fenomeno che sta raggiungendo di…mensioni preoccupanti e che va contrastato, insieme alle derive nazionaliste come l’aggressione russa all’Ucraina”. ….. La Resistenza recise proprio il legame che c’era con l’eredità fascista, che aveva stabilito, per esempio, che gli ebrei fossero esclusi dal diritto di cittadinanza”.

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