UE Giochi parte 2-È MISTERO “FITTO” INTORNO ALL'INDISCREZIONE DELLA “DIE WELT” SULLE DELEGHE PESANTI CHE VON DER LEYEN

– CIRCOLANO TRE "VERSIONI" SULLE RAGIONI DELLA SOFFIATA, ARRIVATA DA UN MEMBRO DELLA CDU TEDESCA:

4.9.2024, 17:36 dagospia, dago.it lettura 2’

POTREBBE ESSERE UNA CONCESSIONE DI URSULA ALLA MELONI COME SEGNO DI “RIAVVICINAMENTO”, CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE LA NOMINA NON È AFFATTO SCONTATA, VISTO IL DURO ESAME CHE ASPETTA FITTO IN PARLAMENTO EUROPEO – MA GLI "ADDETTI AI LIVORI" NON ESCLUDONO CHE DIETRO CI POSSA ESSERE ANCHE UN PATTO TRA MACRON E URSULA, PER USARE L'EX GOVERNATORE PUGLIESE COME PARAFULMINE CON I PAESI FRUGALI CHE VOGLIONO L'AUSTERITÀ (LA FRANCIA, COME L'ITALIA, È SOTTO PROCEDURA D'INFRAZIONE E HA BISOGNO DI FLESSIBILITÀ) – COME SCRITTO DAL “FOGLIO”, INFINE, POTREBBE ANCHE ESSERE UN “BALLON D’ESSAI”. UN "TEST" PER VEDERE L'EFFETTO CHE FA TRA GLI "ADDETTI AI LIVORI"...

DAGOREPORT

Da dove arriva l'indiscrezione della Die Welt sulle pesanti deleghe che Ursula von der Leyen avrebbe deciso di affidare a Raffaele Fitto?

La notizia è stata fatta trapelare al quotidiano tedesco da un membro della Cdu. Le versioni che girano sulle ragioni di questa “soffiata” sono tre:

1. Ursula vuole dare a intendere di aiutare Giorgia Meloni, nominando il suo fedelissimo ministro come vicepresidente esecutivo con un portafoglio economico pesante (peraltro lo stesso che l’Itala ha oggi con Paolo Gentiloni). Una concessione importante alla Ducetta che le ha votato contro, ma fatta con la consapevolezza che la nomina non è affatto scontata. Fitto, infatti, dovrà superare le "sorche" caudine del Parlamento europeo, che non vede l'ora di metterlo all’angolo. Gli eurodeputati popolari, socialisti e liberali preparano i coltelli e aspettano al varco l'ex governatore della Puglia: per uno che studia inglese solamente da agosto, l’esame si annuncia proibitivo.

2. C’è chi sostiene che ci sia un mezzo accordo tra Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen per usare Fitto come parafulmine: avendo la responsabilità di sovraintendere il lavoro di tutti i commissari che si occupano di economia, l'ultrameloniano si troverebbe in prima linea a affrontare le bordate dei paesi frugali.

La Francia, al pari dell'Italia, è sotto procedura d'infrazione e ha un bisogno disperato di flessibilità. In questo scenario, l’ex "Golden boy della Diccì pugliese" avrebbe il compito di incassare i colpi, mediare per strappare qualche concessione rispetto alla linea di austerità che attende i paesi europei con il nuovo Patto di stabilità.

3. Come scritto sul Foglio da David Carretta, Le indiscrezioni pubblicate ieri dal quotidiano tedesco Welt sarebbero una “Polpetta avvelenata”, un “Ballon d’essai”. “La fuga di notizie potrebbe essere stata orchestrata dalla squadra von der Leyen per testare la reazione delle capitali e del Parlamento europeo, prima delle decisioni definitive”

Ursula sta discutendo con chi l'ha votata, a partire dal premier greco Kyriakos Mitsotakis che insieme al polacco Tusk ha trattato per il Ppe la sua conferma alla presidenza della commissione.

Il leader ellenico è su tutte le furie e si lamenta perché sostiene che Ursula von der Leyen avvantaggi i paesi più grandi, e non riconosca il giusto peso ai governi dei paesi minori che l'hanno sostenuta, come la Grecia

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