Lettere al Direttore Il Foglio 6.5.2015

Cattiva scuola. Cameron da paura. Telecamere in aula, che scandalo

1-Al direttore - Il capitalismo di relazione è morto (Renzi), la democrazia parlamentare è defunta (Brunetta),

la libertà del lavoro è agonizzante (Vendola), e anch’io non mi sento tanto bene.

Michele Magno

 Al golpe, al golpe!

2-Al direttore - A differenza di tanti credo sia doveroso concedere l’onore delle armi alla minoranza del Pd dopo la sconfitta sulla legge elettorale. Un onore delle armi al presente, ma declinabile anche al futuro: oggi, perché hanno gagliardamente combattuto una battaglia tenace e limpida che ricorda alcuni eroi risorgimentali (anche se un mio amico si ostina a dire che somigliano al palo della Banda dell’Ortica di Jannacci: “Vederci, non vedeva un’autobotte, però sentirci ghe sentiva un acident”); domani, perché, ne sono certo, nessuno e dico nessuno di loro accetterà mai di essere candidato con una legge che affossa la democrazia, fa strame dello stato di diritto, allarga il buco dell’ozono e molto altro ancora.

Valerio Gironi

Già. Sarebbe come se qualche deputato o qualche senatore del Pd, eletto in questo Parlamento in un listino bloccato, decidesse di fare improvvisamente una battaglia di civiltà a favore delle preferenze e contro i vergognosi listini bloccati. Ah, no, scusate, questo è successo davvero.

3-Al direttore - Rinvierei i giudizi definitivi sulla sentenza della Consulta sulla rivalutazione delle pensioni a quando saranno note le relative motivazioni. Se, infatti, la Corte parla di non ragionevolezza della normativa bocciata – essendo il parametro della ragionevolezza insieme con quello della “par condicio” fondamentale per il Giudice delle leggi – è giusto attendersi una approfondita disamina, insieme con i riflessi delle norme della Carta sui diritti del lavoro e dei lavoratori, raffrontati con le esigenze della finanza pubblica. Del resto, già quando quella legge fu approvata molti prospettarono forti dubbi, non ascoltati, sul piano della legittimità costituzionale. Anticipare un giudizio negativo sulla decisione mi sembra eccessivo. A maggior ragione se lo si fa discendere dall’esito della votazione sulla dichiarazione di illegittimità. Non sappiamo quale sia stato il rapporto tra voti favorevoli e quelli contrari alla bocciatura, anche perché non è prevista la dissenting opinion, che tuttavia sarebbe bene introdurre. Ma, anche se il margine a favore della sentenza risultasse minimo, non è la prima volta che ciò accade e volere, invece, che in presenza di una ridotta differenza bisognerebbe rifare la votazione, o escludere il voto decisivo del presidente, sarebbe un’assimilazione – questa sì – del modo di procedere della Consulta a quello della peggiore politica.

Angelo De Mattia

4-Al direttore - Ma la scuola che vorrebbero mantenere in vita gli scioperanti è quella dei corsi Ifts? Corsi di formazione professionale che da più di dieci anni vengono fatti per incrementare occupazione tecnica, dove per formare un ragazzo a montare un pannello solare si pagano un progettista del corso, 5/10 docenti e un tutor che vigila sui docenti medesimi? Tutti insegnanti scioperanti, of course.

Rocco Todero

5-Al direttore - I pm di Bergamo sono contrari alla presenza delle telecamere in Aula al processo per l’uccisione di Yara. Ma pochi giorni fa il video dell’arresto dell’imputato Bossetti chi lo ha passato alle tv?

Frank Cimini

Le telecamere in aula: uuh che vergogna questo processo mediatico.

6-Al direttore - Ed Miliband ha fatto scolpire su pietra il suo programma elettorale. Bruno Vespa sta già cercando muratori per “Porta a Porta’’.

Gino Roca

L’unica cosa da scolpire è l’editoriale con cui l’Independent (giornale di sinistra) ieri ha endorsato il candidato conservatore (Cameron, e con lui Clegg) sostenendo l’inutilità di una sinistra buona solo per la campagna elettorale e unfit per governare: “Only a legitimate government with a proper mandate and a commitment to the Union can prevent the fragmentation of our country”. Slurp.

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