Cacciari: "A Venezia il Pd si è suicidato. Renzi avanti fino al 2018"

Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, commenta con Affaritaliani.it la clamorosa sconfitta del Centrosinistra nella città lagunare. "C'è stato un suicidio commesso da tutte le compomente del Pd appassionatamente unite nel non capire un cazzo"

Lunedì, 15 giugno 2015 - 08:32:00 Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74) Affaritaliani

"Non è una sconfitta di Renzi. Il premier l'aveva detto e ridetto che era scarsamente interessato da questa competizione elettorale". Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, intervistato da Affaritaliani.it, commenta la clamorosa sconfitta del Centrosinistra nella città lagunare. "Il problema è che il Pd dimostra ancora una volta che dove non c'è Renzi di fatto non esiste. Venezia è una storia particolare, qui c'è stato il suicidio del Partito Democratico. Ho spiegato da un anno quali scelte doveva fare e nessuno mi ha ascoltato. Peggio per loro, si sono suicidati".

Cacciari aggiunge: "Venezia non è la Regione Veneto dove la vittoria di Luca Zaia era assolutamente scritta. Qui c'è stato un suicidio commesso da tutte le compomente del Pd appassionatamente unite nel non capire un cazzo".

A questo punto Renzi andrà avanti fino al 2018? "Penso proprio di sì. E soprattutto me lo auguro. Uno può anche detestare il premier per la sua prosopopea, ma è ovvio che non c'è un'alternativa se non una sgangherata armata brancaleone populista". Pensa a Salvini e a Grillo? "Penso a tutti quelli che per un verso o per l'altro giocano allo sfascio. In Italia non abbiamo né Tsipras né Podemos". E la sinistra Pd? "Mi scusi, di cosa parla? Ho perso l'indirizzo della sinistra Pd", ironizza l'ex sindaco di Venezia.

E Angelino Alfano, leader dell'Ncd, che cosa farà? Consentirà a Renzi di governare fino al 2018? "Ogni giorno che passa è sempre più una barzelletta. Basta vederlo, è il nulla travestito da ministro dell'Interno".

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