Il governo vara manovra da 27 miliardi di euro. Renzi: “Abbassiamo le tasse, nessuna fregatura

Via Imu e Tasi. Slitta il taglio dell’Ires. Canone Rai in bolletta, sale a 3 mila euro il tetto all’utilizzo del contante. E il premier annuncia un “Jobs Act” per i lavoratori autonomi.  Cosa dirà l’Europa?

ANSA 15/10/2015, La Stampa

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Legge di Stabilità, una misura che nella sua versione “base” ammonta a 27 miliardi di euro ma potrebbe arrivare a fino a 30. «Si scrive legge di stabilità ma si pronuncia legge di fiducia - ha detto Renzi al termine del Consiglio del ministri -. Il nostro destino non è a Bruxelles, a New York, a Pechino, è nelle nostre mani».

«Non c’è nessuna fregatura. Non solo le tasse non aumentano, ma vanno giù. E per la prima volta nella recente storia in modo sistematico, costante e, per molti, anche sorprendente» ha aggiunto il premier. «Fino a qualche anno fa il mondo tirava, l’Italia arrancava» ha aggiunto il premier «Adesso l’Italia è ripartita e il mondo non si sente benissimo. Lo slogan di questa legge di stabilità è “Italia con il segno più”».

LE MISURE PREVISTE 

Tasse sulla casa 

Il taglio delle tasse sulla prima casa (Tasi) è il «piatto forte» della manovra. Costa circa 5 miliardi, comprese Imu e Irap agricola (850 milioni) e Imu sugli imbullonati. Ci sarà un intervento straordinario sulle case popolari.

Canone Rai 

Abbassato da 113 a 100 euro. Arriverà con la bolletta (per abbattere l’evasione). E scenderà a 95 euro dal 2017.

Ires 

Il taglio dell’Ires dal 27,5 al 24% ci sarà ma solo a partire dal 2017. «Però - spiega Renzi - qualora fosse riconosciuto dall’Unione europea il margine di flessibilità per l’evento migratorio eccezionale sarà anticipato al 2016». 

Partite Iva 

Il premier ha parlato di un “Jobs Act per i lavoratori autonomi” con misure per semplificare gli adempimenti fiscali delle Partite Iva e garantire nuove tutele.

Contanti 

La soglia per l’uso dei contanti, abbassata tra le proteste a mille euro dal governo Monti, salirà a tremila euro. 

Impianti 

Tra le misure a favore del rilancio degli investimenti arrivano – dal 15 ottobre - i cosiddetti «superammortamenti», ovvero la possibilità di dedurre il 140% di quello speso per il rinnovo dei beni strumentali.

Cultura 

Nella legge di stabilità sono previsti anche 100 milioni in più sulla Cultura. E anche 500 assunzioni. 

Comuni 

Dal 2016 i Comuni saranno «liberi di spendere i soldi in cassa per scuole, marciapiedi, strade». Il valore dell’intervento è di 670 milioni di euro. 

Poveri 

Nel 2016 ci saranno 600 milioni di nuove risorse per rimpinguare il Fondo povertà. Cifra che sommata alle risorse già stanziate porta il totale a 1,4 miliardi. Il governo lavorerà con comuni, terzo settore e fondazioni.

Clausole di salvaguardia 

Sul fronte della tasse l’intervento più significativo riguarda il blocco delle clausole di salvaguardia ereditate dalle manovre passate.

Bonus lavoro 

L’incentivo a favore delle assunzioni a tempo indeterminato (8060 euro ogni nuovo assunto) e che così tanto successo ha avuto verrà progressivamente ridotto e scomparirà nel 2018. 

Sanità 

Il fondo sanitario nazionale non salirà ai 113 miliardi ma dagli attuali 110 a 111 (nel 2016). Prevista anche una stretta sull’applicazione dei costi standard per gli acquisti.

Sud 

Per il rilancio del Mezzogiorno si punta innanzitutto sullo sblocco delle opere pubbliche (ferrovie e autostrade), un piano che per effetto della flessibilità concessa dalla Ue potrebbe arrivare a quota 10 miliardi. Arrivano 450 milioni per chiudere la ferita della Terra dei Fuochi.

Contratti 

Per il rinnovo dei contratti di tutto il comparto pubblico verranno messi a disposizione 300 milioni. Cifra però giudicata insufficiente dai sindacati. 

Pensioni 

Rinviata al 2016 la partita della flessibilità arriva una dote di 2,5 miliardi in tre anni per prolungare «opzione donna» e sperimentare il nuovo part-time per gli over 63. 

Fondi sociali 

Crescono i fondi per la cooperazione internazionale e quelli per i servizio civile (400 milioni).

Partecipate 

Scendono da 8 mila a mille. Arrivano anche un tetto ai dirigenti e la trasparenza dei dati.

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