Nel Barese sta nascendo l'auto che manda in soffitta il fordismo

Riguarda una nuova modalità produttiva di scocche in lega d'alluminio, leggerissime e soprattutto producibili senza saldature

 di Sergio Luciano Italia Oggi 16.10.2015

Altro che «furbetti del quartierino» automobilistico. Altro che truffatori tedeschi. Il caso Volkswagen è molto di più: è il primo sintomo di un'angosciante situazione di precarietà che i colossi tradizionali dell'automobile stanno vivendo in tutto il mondo. Una precarietà che nasce dalla tecnologia e trova proprio in Italia un banco di prova straordinario. Il cuore del problema è che le auto, oggi, vengono ancora costruite sullo stesso schema inaugurato da Henry Ford ottant'anni fa: stesso telaio, saldato; carrozzeria, saldata. Costosissimi impianti produttivi; enorme numero di esemplari per guadagnarci. Risultato: solo pochi colossi mondiali hanno la forza per investire in un'industria che chiede almeno 1 miliardo di euro di spesa ogni modello in più voglia proporre. Ebbene, proprio in Italia sta nascendo la fabbrica occidentale di nuova generazione, capace di sovvertire lo schema fordiano.

L'ha portata a Modugno, vicino Bari, il fondo americano di private equity Lvc Capital. L'innovazione? Arriva da un brevetto di Google rilevato dal fondo Lvc. Riguarda una nuova modalità produttiva di scocche in lega d'alluminio, leggerissime e soprattutto producibili senza saldature, alle quali viene poi agganciata una carrozzeria realizzata per iniezione a getto, in stampo, di mescole speciali di fibra e polimeri, resistenti più della lamiera ma non metalliche. Tutto questo per abbattere di circa il 50% il peso (e quindi i consumi!) dell'automobile e, soprattutto, del 90% (avete letto bene: il 90%) il costo della linea di produzione della scocca medesima. Roba che i tedeschi se la sognano.

Costi di produzione così bassi implicano modalità inedite di realizzazione e vendita delle auto: tirature ridotte e redditizie saranno possibili; con infinite varianti e personalizzazioni; consumi stracciati. Insomma, l'automobile-I-phone. Essere enormi, essere ricchi, non basterà più a difendersi dai nuovi concorrenti. I big lo sanno. E cercano rimedi. La Volkswagen ha cercato quelli sbagliati. Marchionne, da visionario qual è, sta guardando oltre e cerca di guidare a sua volta Fca sulla strada delle nuove tecnologie. Intanto, a Modugno, il nuovo avanza. E si sa, le vere discontinuità tecnologiche non sono mai state fermate da nessun trucchetto da furbi.

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata