Boicottiamo i boicottatori. Comprate prodotti israeliani

Stellette di Davide no grazie. Il Foglio apre un comitato di solidarietà anti boicottaggio per promuovere la vendita di prodotti israeliani e invitare ad acquistare ciò che l’Europa vuole invece follemente marchiare. Si firma qui

di Redazione | 13 Novembre 2015 ore 06:27

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Per la prima volta in settant’anni, l’Europa marchia i prodotti del popolo ebraico. La Commissione di Bruxelles ha intrapreso il primo passo verso il boicottaggio delle merci israeliane prodotte al di là della Linea Verde del 1967. Ci sono duecento contese territoriali nel mondo, dalla Crimea invasa dalla Russia al Tibet sotto dominio cinese fino a Cipro. Ma soltanto Israele subisce questo folle trattamento che mira ad aumentarne l’isolamento nell’opinione pubblica internazionale. Il danno che oggi Israele subisce è economicamente limitato, anche se a lungo andare ci potrebbero essere delle ripercussioni importanti sulla vita e la tenuta di alcune aziende, ma quello simbolico si può dire già che sia immenso. Si tratta di una forma di emarginazione, di intolleranza e di ostracismo che prende di mira Israele proprio mentre quel piccolo paese, unica vera democrazia in medio oriente, è alle prese con una campagna terroristica contro i suoi civili: la Terza Intifada dei coltelli. Questo boicottaggio è inoltre anche un ostacolo verso il raggiungimento di una pace stabile e duratura fra israeliani e palestinesi. Mira, invece, a trasformare Israele in uno stato paria. Per questo tutte le persone civili e coloro che hanno a cuore la sopravvivenza di Israele, pegno dell’Europa dopo la Shoah, dovrebbero mobilitarsi contro questo odioso boicottaggio.

Il Foglio, da oggi, darà vita a un’iniziativa di solidarietà per combattere la discriminazione antisionista acquistando prodotti israeliani e istituendo un comitato anti boicottaggio. Hanno dato le prime adesioni al Comitato promotore Claudio Cerasa, Giuliano Ferrara, Giulio Meotti, Paolo Mieli, Angelo Panebianco, Anita Friedman, Dario Nardella, Marco Pannella. Domani pubblicheremo le firme all’appello.

Per firmare mandate una e-mail qui: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Per acquistare i prodotti

Esiste un modo per rispondere al boicottaggio dei prodotti israeliani approvato dalla Commissione Europea: comprare quei prodotti. Ecco un breve elenco delle merci israeliane colpite dalle linee guida di Bruxelles e che si possono reperire in Italia.

Prodotti Agricoli: agrumi e pompelmi (Mehadrin, Jaffa), datteri (Mehadrin, Haidaklaim, King Solomon, Jordan River), avocado, mango e melograni (Mehadrin, Kedem, Frutital, Sigeti, McGarlet), frutta secca, disponibili in tutti i supermercati italiani.

Sodastream: prodotti gasatori per l’acqua frizzante.

Ahava: azienda israeliana di cosmetici prodotti con i famosi fanghi del Mar Morto. In Italia si vende nelle farmacie, erboristerie, profumerie e grandi magazzini come la Rinascente.

Vino: Golan Heights Winery e Barkan, due fra i maggiori e più pregiati vini israeliani disponibili in tutte le nostre enoteche.

Per comprare israeliano: www.sodastream.it, www.ahava.com. Per avere ulteriori informazioni scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamate alla sede del comitato presso il Foglio (0658909000)

Categoria Italia

Commenti

1-      Daniele • 2 ore fa

ottima iniziativa, complimenti.

2-      franco bolsi • 3 ore fa

Da alcuni anni non compro prodotti provenienti dall’islam. I pistacchi ad esempio che mangerei a vagonate. Olio d’oliva solo se italiano, quelli generici hanno olive

provenienti dal nord Africa. Boicotto, da poco tempo, prodotti provenienti dall’Europa. Boicotto chi boicotta Israele. Ottima iniziativa del Foglio.

3-      Giovanni • 5 ore fa

E' una vergogna. Questi ipocriti che tengono normali relazioni diplomatiche con paesi tortutatori (la fustigazione e il taglio delle mani), con dittature che perseguono i loro oppositori sino a condannarli a morte, con teocrazie che perseguono i fedeli di altre confessioni religiose, con paesi che discriminano le donne, i gay e le minoranze etniche, cosa fanno? Emettono a nostro nome un boicottaggio nei confronti dell'unico paese democratico dell'intero medio oriente. Io non ci sto. E non solo affermo pubblicamente che la Commissione di Bruxelles non mi rappresenta ma che essa è a tutti gli effetti un EPA (ente politico antisemita) ed è essa che deve essere boicottata da tutti noi. E poi andiamo a vedere chi sono i rappresentanti dei paesi che hanno firmato questo "esemplare" provvedimento e mandiamo loro una letterina in cui li avvisiamo che non riceveranno il nostro voto e che verranno essi stessi etichettati come antisemiti.

4-      Giovanni Attinà • 7 ore fa

La commissione di Bruxelles dovrebbe vergognarsi. Con questi provvedimenti l'Ue fa rivoltare nella tomba i suoi fondatori.

5-      Pietro Dell Asta • 8 ore fa

Vorrei aderire, ma la pagina Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. non si apre.

Siete anche voi vittime di un boicottaggio?

Comunque io ritengo che si debbano davvero boicottare i boicottatori evitando di fare acquisti nei negozi che non vendono prodotti israeliani. Ad esempio tempo fa una grande catena di supermercati ha annunciato che non avrebbe più venduto pompelmi provenienti da Israele e da allora io non faccio più acquisti nei negozi di quella catena.

6-      PIERO VIETTI  Pietro Dell Asta • 6 ore fa

Gentile lettore, adesso il problema è stato risolto, cliccando sull'indirizzo email si aprirà in automatico il suo programma di invio di posta elettronica. Se avesse ancora problemi non esiti a contattarci telefonicamente. Grazie.

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