Quagliariello si adatta a farsi un movimento

Alla fine Gaetano Quagliariello è uscito dal Ncd promovendo una nuova sigla

 di Marco Bertoncini Italia Oggi 26.11.2015

Alla fine Gaetano Quagliariello è uscito dal Ncd promovendo una nuova sigla. Con prudenza, l'interessato nega trattarsi di un partito e preferisce definirlo movimento. Di partiti l'arengo politico è già colmo; però pure i movimenti abbondano. Le adesioni parlamentari, otto quelle iniziali, sono meno numerose di quanto si prevedesse quando erano emerse in pubblico le contrarietà del senatore rispetto alla deriva a sinistra impressa al Ncd. Il governo non ne patisce troppo. Semmai s'ingolfa il centro politico, con l'ennesima etichetta.

Stavolta si è scelta Idea, come acronimo di identità e azione. Solita domanda, ripetuta ogni volta che nasce una nuova formazione: come si chiameranno gli aderenti? Idealisti, ideali, ideati Come si denominano i seguaci di Fare!, il movimento di Flavio Tosi? Fattivi... E i verdiniani di Ala, Alleanza liberalpopolare-autonomie? Alati...

Il neonato movimento sta già assommando dissidenti periferici dal Ncd, compresi alcuni consiglieri regionali. Altri, non molti probabilmente, ne attirerà prossimamente. È verosimile che le comunali di giugno segnino l'arrivo di delusi (per mancate candidature in altre liste) e di ambiziosi (che vogliano trovare un posto altrimenti non ottenibile). Più probabilmente gli aderenti al movimento di Quagliariello finiranno col promuovere liste civiche, collocate al centro o nel centro-destra, ben difficilmente col Pd, posto che la rottura col Ncd nasce proprio per l'appiattimento su Matteo Renzi.

Come nel centro che guarda a sinistra i troppi gruppi cercheranno una confluenza, così nel centro che guarda a destra si tenteranno aggregazioni, con il verosimile limite di non volersi smentire e quindi di evitare il ritorno in Fi (almeno, per chi abbia tale provenienza).

Categoria Italia

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