La grande bufala dei cervelli in fuga

Il tasso di emigrazione dell'Italia è inferiore rispetto a quello degli altri grandi Paesi europei. Ben venga dunque l'aumento degli emigranti dall'Italia, segno di un Paese più integrato col mondo avanzato

Dan Kitwood/Getty Images

di Gianni Balduzzi linkiesta 13 Gennaio 2016 -

Viviamo in un mondo globale in cui è sempre più possibile e frequente prendere la valigia e la propria professionalità e metterla a frutto laddove può essere più apprezzata. È quello che sta accadendo a molti italiani, ora più di prima. E tuttavia l’allarme generalizzato sulla “fuga dei cervelli” italiana è obiettivamente esagerato.

Il numero di laureati che emigra, infatti, è inferiore alle 20mila unità e scende a 12mila se contiamo i 7mila italiani laureati che invece ritornano. Un esempio per dire che no, non c’è nessuna fuga di massa: la proporzione di italiani che emigra è inferiore, e non di poco a quella di francesi, spagnoli, tedeschi, inglesi che lasciano i rispettivi Paesi.

(1) Saldo Migratorio

Si tratta, semmai, di una convergenza verso i dati degli altri grandi Paesi europei. In Germania, per esempio, nonostante il record epocale di occupati e il raggiungimento, di fatto, della piena occupazione, il numero di emigrati è aumentato negli ultimi due anni, superando i dati pre-2004, periodo di stagnazione e alta disoccupazione. Sono stati quasi 150 mila i tedeschi che si sono trasferiti all’estero.

(2) Emigrazione Germania

Per la Francia gli ultimi dati disponibili sono quelli del 2013, e nonostante il lieve calo dal picco del 2011 si superano i 200 mila emigrati, record europeo, e anche qui i valori sono superiori a quelli degli anni 2000. Certo, nelle statistiche entrano anche gli ex immigrati con nazionalità francese che tornano in patria, come accade nei Paesi di vecchi immigrazione, o i tanti ebrei che si trasferiscono in Israele, ma siamo pur sempre a valori più che doppi rispetto a quelli italiani.

(3) Emigrazione Francia

In Spagna come in Italia è in atto un aumento delle partenze, e nel primo semestre 2015 vi è stata un’ulteriore impennata. I dati annuali assoluti si avvicinano a quelli italiani, nonostante la popolazione sia inferiore.

(4) Emigrazione Spagna

L’unico Paese in cui vi è stato un calo dell’emigrazione, almeno rispetto ai picchi di metà anni 2000 è stato il Regno Unito, Paese in boom economico rispetto al resto d’Europa e principale polo d’attrazione dei talenti del continente. Anche in questo caso tuttavia nel 2014 sono partite 128 mila persone, 40 mila più che in Italia.

Categoria Italia

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