Cresce un dubbio: e se gli M5s fossero uguali a tutti gli altri?

Nati dal niente, divenuti primi in un baleno. I cittadini erano stanchi e nauseati. I partiti? Tutti corrotti, fanno solo i loro interessi, promettono in continuazione e non danno niente, sanno solo rubare

 di Gianfranco Morra Italia Oggi 16.1.2016

Nati dal niente, divenuti primi in un baleno. I cittadini erano stanchi e nauseati. I partiti? Tutti corrotti, fanno solo i loro interessi, promettono in continuazione e non danno niente, sanno solo rubare. Alla fine della prima repubblica «Mani pulite» aveva cercato di usare la scopa, ma tutto il sistema rimase sporco anche nella seconda. Come prima e peggio di prima. Molti elettori erano schifati: basta votare per i partiti, votiamo l'antipartito. Convincente perché parla fuori dei denti, dice il vero e sputtana tutto: politici, burocrati, imprenditori, magistrati, giornalisti, chi più ne ha più ne metta. Solo il «Cinque stelle», pensavano, non ha mai rubato, non ha fatto inciuci e intrallazzi, merita il nostro voto. Potrebbe anche non servire, ma l'importante è non darlo a quelle «cose nostre» che sono i partiti.

Ma sono bastati due anni per accorgersi che il «Grillo market» non era poi quella confraternita di puri e incorruttibili che si sperava. Teleguidato da un comico e da un guru, si mostrava come il più centralista e autoritario dei partiti. Privo di ideologia e di programma, si esauriva nell'urlo contro tutti. E al suo interno c'erano faide e vendette. Fra espulsi e transfughi, quasi 40 parlamentari hanno lasciato i gruppi. Anche il loro unico ideologo, un docente universitario, se n'è andato sbattendo la porta. Le prossime elezioni amministrative di giugno hanno fatto esplodere duelli e faide, in alcune città si sono formate due correnti in forte contrasto.

Negli enti locali hanno già eletti e poteri. Ma le amministrazioni da loro gestite hanno offerto non poche prove negative, come era inevitabile per la mancanza di politici preparati ed esperti: da Parma e Livorno a Civitavecchia e Porto Torres, da Pomezia e Gela a Bagheria e Augusta. Non si tratta di illiceità, ma di inettitudine e impreparazione. Anche nella politica non si può improvvisare, soprattutto quando si è privi di una esperienza amministrativa. Diverso il caso di Quarto, dove la magistratura suppone accordi tra eletti e camorra. Luogo pericoloso, il golfo di Napoli. Già per la Dc. Ora tocca ai grillini, anche per loro è divenuta una «terra dei fuochi», avranno difficoltà a presentarsi come integerrimi paladini della onestà e del disinteresse. E la gente comincia a chiedersi: ma se fossero come gli altri? I «puri» dovranno consolarsi, la presunta ed esibita differenza l'hanno persa sempre: «Verginità, verginità, mi hai abbandonato, dove te ne sei andata?». «Mai più ritornerò da te, mai più ritornerò» (Saffo, fr. 131).

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