Consulenze carissime. quanto paghiamo.

Mario Giordano massacra la Madia  per lei (cifre folli)

Libero 25.2.2016 Mario Giordano

Il consulente per contare le rane verdi? L' abbiamo visto. Il consulente per censire i piccioni? Pure. E poi c' era quello per studiare l' insetto che distrugge le viti. Quello esperto in bande e pro loco (evidentemente specializzato in tromboni). Un consulente per dire che, se si spengono le luci in casa, si risparmia energia. Un consulente di sicilianità per affermare nelle scuole gli elementi costitutivi essenziali dell' identità siciliana. E soprattutto, somma meraviglia, abbiamo ammirato pure il consulente in risparmi, pagato decine di migliaia di euro per spiegare che lo Stato ha molti modi per ridurre le spese. Il primo dei quali, paradosso nel paradosso, è ovviamente ridurre i consulenti.

In effetti, in tutti questi anni, la Pubblica Amministrazione ci aveva abituati a ogni tipo di sperpero. Ora, però, con l' arrivo del ministro Marianna Madia ci siamo superati: le consulenze esterne, infatti, si sono moltiplicate come le avventure della sua amata Peppa Pig: +61 per cento in un solo anno. Proprio così: alla faccia della spending review, siamo passati da 737 milioni a 1 miliardo e 190 milioni, cioè 453 milioni di euro in più. 453 milioni di euro che anziché essere destinati ai poliziotti, ai rinnovi contrattuali o al miglioramento dei servizi, sono stati dispersi a pioggia nelle tasche dei sedicenti esperti. Che poi non è mai dato sapere se sono davvero esperti di qualcosa. A parte coltivare le giuste amicizie, s' intende.

Eppure ormai pendiamo dalle loro labbra. Ci avete fatto caso? Non ci sono mai soldi per nulla, ma per pagare un consulente spunta sempre il tesoretto garantito. Possibile che su 3 milioni di dipendenti pubblici non ce ne sia qualcuno esperto in bande o pro loco? O qualcuno in grado di dire che spegnendo le luci di casa si risparmia energia? Davvero bisogna ricorrere al parere di un esterno? E, dopo il consulente per le rane verdi e per i piccioni,per aumentare la spesa in un anno del 61 per cento (sessantuno per cento), che si saranno inventati nella Pubblica Amministrazione? Il consulente per pestare le zampette ai gufi? O quello per spennare i polli (pratica nella quale, per altro, sembrano già piuttosto esperti)?

Dall'Autan alle noci - O per mettere il perizoma al toro da monta? O per spalmare l' Autan alle zanzare? O per rompere le noci a Cip e Ciop? O un consulente per spiegare alla Madia le sue leggi, visto che spesso dimostra di non conoscerle?

In questo caso si tratterebbe di un consulente utile, sia chiaro. Non è detto, infatti, che tutti i consulenti siano da buttare. Non è detto che siano esperti soltanto nel togliere le occhiaie ai panda o a far la ceretta allo Yeti, per citare il mitico Bersani di Crozza.

Qualcuno, magari, ha conoscenze davvero utili e irreperibili in altro modo. Ma per un miliardo e 190 milioni di euro? E con un aumento del 61 per cento in un anno? Ma voi mi dite in quale azienda del mondo un dirigente si può permettere di aumentare, senza motivo, le consulenze del 61 per cento in un anno? Arriva il nuovo dirigente d' impresa: «Scusate, ho bisogno di aumentare le consulenze del 61 per cento». Oppure arriva il nuovo capo stabilimento: «Scusate, ho bisogno di aumentare le consulenze del 61 per cento». Immagino la risposta del buon senso: e lei che ci sta a fare, scusi? Sa fare il suo lavoro oppure è solo un selezionatore di esperti? Un distributore di gettoni? Un dispenser di contratti d' oro?

Nel caso si accomodi, possiamo fare a meno di lei… Lo stesso dovrebbe valere per lo Stato, anzi ancor di più visto che si tratta di soldi di tutti noi. Il dato sulle consulenze, riportato dallo stesso ministero nella sua relazione 2015 al Parlamento, si riferisce al 2014: non risulta che, nel 2014 rispetto al 2013, la struttura della Pubblica Amministrazione sia cambiata a tal punto da richiedere un intervento massiccio di consulenti esterni.

Risparmi un corno - O meglio, l' unico cambiamento rilevante è stato che all' inizio del 2014, a differenza che all' inizio del 2013, la Madia era ministro. Ma a questo punto, visto che ogni giorno si parla - e giustamente - di risparmi e strette e sacrifici nella Pubblica Amministrazione, a noi viene il dubbio: se con la Madia al ministero è necessario spendere 453 milioni in più di consulenze, anziché assumere nuovi esperti non sarebbe meglio licenziare il ministro? Se serve per prendere rapidamente una decisione, siamo disponibili a offrire consulenza. Gratuita, s' intende.

di Mario Giordano

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