Bechis incastra Berlusconi. La prova: la "nuova vita" del Cav

Silvio Berlusconi si è fatto due nuovi partiti. Uno si chiama «Centrodestra unito», e l' altro «Centrodestra per la libertà».

Libero 3.2.2016 Franco Bechis

Li ha fatti registrare il 16 febbraio scorso all' ufficio per l' armonizzazione del mercato interno della Unione Europea, cui aveva mandato il nuovo marchio politico pochi giorni prima. Già che c' era il Cavaliere ha fatto registrare anche due varianti di quei partiti, con l' articolo «Il» davanti ai due nomi. La notizia è riportata nell' ultimo bollettino sulla registrazione dei marchi europei, ed è una piccola sorpresa. Perché solo due volte Berlusconi aveva bussato alla porta dell' ufficio marchi europeo per depositare il nome di due sue creature politiche.

La prima fu all' inizio del 2008, quando furono registrate alcune varianti sul tema di quello che poi sarebbe divenuto «Il popolo della libertà»: con e senza articolo davanti, nella versione «Partito del popolo della libertà», e in quella «Partito popolare della libertà» e «Popolo della libertà nel mondo». La seconda volta fu nel 2013, quando alla vigilia della scissione di Angelino Alfano, Berlusconi provò a indovinare il nome del nuovo partito e depositò alcune varianti sul tema del «Centrodestra», senza azzeccare quella poi scelta di Ncd. Anche in questo caso, come accadde nel 2008, Berlusconi sembra cercare più che un vero e proprio partito, un contenitore di anime diverse della coalizione. E sta cercando quella sigla magica che possa riunire al suo interno oltre a Forza Italia anche la Lega Nord di Matteo Salvini, i Fratelli d' Italia di Giorgia Meloni e chiunque voglia aggregarsi, più o meno come avvenne con il Pdl che doveva unire a Forza Italia anche Alleanza nazionale di Gianfranco Fini e altre formazioni minori come ad esempio quella all' epoca guidata da Gianfranco Rotondi. Il contenitore unico del centrodestra potrebbe essere già utilizzato nelle prossime amministrative, dove però ogni candidato sindaco avrà probabilmente una lunga serie di liste più o meno civiche o personali di appoggio, ma sembra pensato soprattutto per le prossime elezioni politiche.

Proprio per questo la tempistica utilizzata lascia intendere che Berlusconi si stia preparando anche a una campagna nazionale nel caso in cui il governo di Matteo Renzi dovesse trovare più difficoltà del previsto o comunque decidesse di anticipare la fine della legislatura. In caso di voto nazionale senza modifiche all' attuale testo dell' Italicum non saranno possibili le coalizioni che nella seconda Repubblica hanno sempre contraddistinto le competizioni per il Parlamento nazionale. Forse proprio per questo motivo Berlusconi ha depositato il titolo dei due nuovi contenitori politici, ma non il simbolo grafico che andrà discusso con gli alleati, e che probabilmente dovrà contenere al suo interno anche i marchi tradizionali dei partiti di provenienza (Lega, Fdi e Fi).

Che il Cavaliere faccia sul serio con questi due nuovi contenitori è mostrato anche dalle caratteristiche della registrazione che è ancora sotto esame dell' ufficio marchi dell' Unione europea (per lasciare tempo ad eventuali contestazioni di violazione di marchi già depositati). Sia il Centrodestra unito che il Centrodestra per la libertà sono stati registrati infatti come marchi utilizzabili praticamente per tutte le classi previste dal protocollo di Nizza: dalla prima alla quarantacinquesima. Ed è una novità assoluta, perchè tradizionalmente i marchi politici sono sempre stati registrati per l' utilizzo al massimo in una decina di campi dove potrebbero essere utilizzati (nel campo associativo e educativo che sono il core business della politica e nei settori comunicazione e pubblicità che sono direttamente collegati). Questa volta i due marchi politici se accettati dall' Unione europea potranno essere utilizzati su vasta scala pure per il merchandising, visto che sono stati registrati sotto qualsiasi voce possibile e immaginabile. Si va dagli «acceleratori di vulcanizzazione» a tutti i prodotti alcolici, a quelli alimentari, ai profumi, agli accendini, fino agli abbronzanti e creme, ai coltellini, alle pietre preziose, agli alberi di Natale, fino ai prodotti alimentari e non per animali di affezione (il marchio del nuovo partito potrebbe essere utilizzato perfino per «abiti per animali» magari pensati per Dudù e famigliola)...

Franco Bechis

@FrancoBechis

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