Spartaco, Libero intervista il foreign fighter comunista e italiano: incontro con un terrorista

Un nutrito gruppo di italiani, dalle regioni più diverse, ma dalla comune fede comunista dichiarata, è andato nelle neonate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk per combattere contro l’esercito ucraino filo-occidentale, definito "neonazista".

Libero, 27.3.2016

L’Interunit è un’unità internazionalista che raccoglie tutti i foreign fighters in loco. Gli inquirenti temono che si inspessisca il legame tra i combattenti all’estero e la rete antagonista antifascista italiana dura e pura, che sostiene i miliziani con concerti e collette. Numerose intercettazioni hanno dimostrato scambi di informazioni su tecniche militari e di combattimento. Si tratta di neo-brigatisti, di un plotone di terroristi italiani che è andato a prendere "lezioni di guerra" in Ucraina. La Digos indaga sui nostri foreign fighters di fede marxista: il timore è che le tecniche apprese sul campo vengano utilizzate in Italia.

In questo video, l'intervista di Giacomo Amadori a Spartaco, un volontario che combatte per difendere la Novorossiya dall'aggressione del regime ucraino. L'interprete è Vittorio Rangeloni, anche lui italiano, arrivato da Lecco per dare un aiuto alla popolazione del Donbass.

Su Libero, invece, l'inchiesta firmata sempre da Giacomo Amadori sui foreign fighters comunisti che minacciano l'Italia: clicca qui acquistare una copia digitale del quotidiano e leggerla.

Categoria Estero

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