Troppo caldo all'Electrolux? L'azienda: "Nessuna situazione di rischio per la salute"

La Segreteria Fiom provinciale, inoltre, evita anche di incontrare l’azienda su temi così importanti e per condividere i dati oggettivi

3.8.2018 Comunicato stampa Direzione

SUSEGANA - Troppo caldo all’Electrolux? Dopo le polemiche dei giorni scorsi, riguardanti l’anguria messa a disposizione dei lavoratori, oggi l’azienda ha diramato una nota in cui risponde alle accuse: “L’atteggiamento degli RLS e di alcuni ex delegati sindacali di Susegana rispetto al tema del caldo e dei possibili rischi sul luogo di lavoro, che ha portato ai recenti scioperi, è del tutto strumentale e come sempre funzionale solo al protagonismo di pochi soggetti, privi delle più elementari conoscenze tecniche. In data 31 luglio, infatti, in una giornata di caldo torrido con picchi pomeridiani di almeno 37°C in ambiente esterno, è stata effettuata l’ultima Valutazione del Rischio (VdR) per i lavoratori in relazione all’esposizione ad agenti fisici (le temperature, per esempio).

Sono state valutate alcune posizioni di lavoro individuate in accordo con i rappresentanti dei lavoratori e le misurazioni sono state effettuate da un consulente esterno. Quindici giorni prima erano state valutate altre 16 postazioni. La Valutazione del Rischio ha stabilito con precisione l’andamento della temperatura per ogni punto di misura durante il turno di lavoro: nello specifico, in nessuno dei punti analizzati si verificano situazioni di rischio per la salute ed è stato confermato il rispetto dei valori limite previsti dalle normative tecniche di riferimento. Ma non basta, l’azienda, come sempre in questi casi, ha distribuito acqua, sali minerali, frutta e messo a disposizioni aree climatizzate proprio per alleviare ulteriormente il disagio causato dal caldo.

Le misure intraprese denotano l’attenzione e l’impegno di Electrolux nella salvaguardia della salute e della sicurezza dei propri dipendenti nel luogo di lavoro. Impegno che viene riconosciuto all’interno ma veicolato all’esterno in maniera distorta da chi non perde occasione per denigrare l’operato dell’azienda a soli fini propagandistici, lamentando rischi e pericoli che non hanno nessun fondamento oggettivo e rifiutando ogni possibile intervento alternativo (tipo la posticipazione o l’anticipazione dei turni in orari con temperature meno calde). La Segreteria Fiom provinciale, inoltre, evita anche di incontrare l’azienda su temi così importanti e per condividere i dati oggettivi.

Certamente fa caldo, ma non solo nello stabilimento di Susegana e l’azienda nel corso degli ultimi anni ha messo in atto un piano di azioni e ha effettuato notevoli investimenti per far fronte alle ondate di caldo eccezionale. A Susegana nello specifico sono stati installati 95 raffrescatori adiabatici per un valore complessivo di 700.000 euro allo scopo di migliorare le condizioni microclimatiche del luogo di lavoro. La loro efficacia nel diffondere un senso di freschezza e di abbassare la temperatura all’interno della fabbrica è stata confermata dagli stessi lavoratori. Le condizioni di temperatura e umidità nei luoghi di lavoro inoltre vengono periodicamente monitorate, sia da parte di tecnici aziendali che da parte di un laboratorio esterno specializzato. Ma tutto ciò non solo non è preso in considerazione ma viene tenuto debitamente nascosto perché poco gioverebbe alla campagna elettorale in corso per il prossimo rinnovo delle rsu".

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