OggiTrevisoTrevisoUlss2, ancora 21mila visite da recuperare: per abbattere le liste d'attesa arriva la telemedicina

Potranno essere monitorati a casa i pazienti chirurgici pre e post intervento, quelli in attesa di intervento cardiochirurgico o i pazienti cronici

10/11/2022 18:03 | Isabella Loschi |oggi Treviso

TREVISO - In tutta l’Ulss2 Marca trevigiana sono 21mila le prestazioni sanitarie “galleggianti” ancora da recuperare, ovvero tutte le attività specialistiche prese in carico dal Cup ma non ancora fissate. Ad oggi, tra le prestazioni più urgenti, con priorità B, sono solo 64 quelle non erogate entro i dieci giorni, mentre sono 20.986 le prestazioni con priorità D (da erogare entro 30 giorni per le visite e 60 per gli accertamenti) e P (180 giorni) ancora da riprogrammare. Tra queste ci sono 10mila visite di controllo in attesa di essere fissate. Proprio per cercare di abbattere le liste di attesa, in particolare per quanto riguarda il follow up dei pazienti e verificare l’efficacia delle cure, l’Ulss2 si affida alla telemedicina grazie all’utilizzo degli strumenti digitali.

Diversi i progetti messi in campo: si va dal monitoraggio del paziente in attesa di intervento cardiochirurgico, all'effettuazione di esami con relativo teleconsulto con lo specialista nelle strutture per anziani, dai pazienti chirurgici monitorati a domicilio prima e post intervento alla telemedicina diagnostica in ambito radiologico, dalla telecardiologia alla teleneurologia. L'obiettivo è quello di favorire pazienti e famiglie, riducendo i tempi di attesa, le ospedalizzazioni non necessarie e accrescendo la collaborazione tra ospedale e territorio. “La telemedicina ci aiuterà da un lato ad abbattere le liste d’attesa per il 2023, dall’altro a far fronte alla carenza di specialisti”, dichiara il direttore generale dell’Ulss2, Francesco Benazzi”.

Per i pazienti fragili, con malattie croniche ad esempio, il progetto parte dagli ospiti della casa di riposo Meenegazzi di Treviso che saranno monitorati direttamente in struttura tramite l'utilizzo di dispositivi che consentono il monitoraggio a distanza e la tempestiva presa in carico in caso di necessità: “Pazienti e operatori hanno a disposizione orologi o bracciali per il controllo continuo dei parametri e strumentazioni diagnostiche portatili per effettuare analisi radiologiche, di laboratorio e microbiologiche, direttamente collegate al fascicolo sanitario elettronico del paziente”, spiega Andrea Rossi, direttore della Geriatria dell’ospedale di Treviso.

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