Conegliano e Vittorio Veneto una chiamata, prima e ultima per le due generazioni prossime, nipoti dei nipoti
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la occasione della collaborazione con i privati che hanno acquistato le aree Cotonifici, ex Zoppas e Tommasi, oltre 120mila metri quadri da utilizzare per riequilibrare i territori
14.2.2023 redazione simofin.com lettura 1'
Ci sono due strade da imboccare per Conegliano. Poi Vittorio. La prima, percorsa da 40 anni inutilmente, è lasciare le cose come stanno e continuare a credere e dire che il Centro Storico possa essere recuperato “ tronare a quello di un tempo, parlare di strade pulite e altri importanti problemi ma minori. Conservatorismo assuefazione nostalgie.
La seconda è munirsi di realismo, sguardo lungo e in avanti e spirito innovativo e rendersi conto che i problemi di Conegliano e dei Comuni confinanti “ i 13 del comprensorio della area vasta” possono risolvere gran parte dei loro problemi urbanistici, viabilità, infrastrutture e divenire riferimento per lo sviluppo del Nord Est cogliendo la occasione della collaborazione con i privati che hanno acquistato le aree Cotonifici, ex Zoppas e Tommasi, oltre 120mila metri quadri da utilizzare E’ il momento di raccoglierci attorno alla idea politica e progettuale espressa dal Sindaco Chies, fare quadrato assieme magari al PD già in maggioranza ma anche della Lega e FDI che sono alla opposizione. Insomma prendere le carte guardarlee tracciare nuove soluzioni anche per un NUOVO CENTRO STORICO adatto alla situazione economica e sociale in essere. Perdere questo treno/opportunità potrebbe significare la condanna di Conegliano a cittadina senza funzioni e non importante, ritornare al passato con mercato bovino a piazzale San Martino!
Intanto è di questa mattina che la rassegna stampa del Direttore Siviero parla che il traffico e economia per l’Ucraina e il Nord Europa passeranno dai porti di Venezia e Trieste via Portogruaro lasciandoci la ruralità e accoglienza incompiuta/potenziare e scarse strutture moderne.
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