Conegliano aree Riqualificazione dell’Ex Zanussi, l’architetto Meneghello accende il dibattito: “Sarà un fallimento”

La questione sul nuovo volto dell’ex area Zanussi a Conegliano sembra non trovare pace.

ARIANNA CESCHIN MERCOLEDÌ, 1 NOVEMBRE 2023

’ex area Zanussi

La questione sul nuovo volto dell’ex area Zanussi a Conegliano sembra non trovare pace. A dare fuoco alle polveri su questa tematica è l’architetto Nerino Meneghello, nome noto in città, il quale ha inviato una lettera, dove ha espresso il proprio pensiero circa il nuovo progetto presentato dal collega Stefano Boeri e, più in generale, su tutta la gestione dell’iter.

Nello specifico, nella sua lettera l’architetto ha evidenziato la volontà di “denunciare l’attuale imposizione di un progetto totalmente sbagliato”.

Allo stesso tempo, Meneghello ha rilevato “anche la più cinica negazione di tutti i tentativi che sono stati fatti in passato, per offrire dei contributi e delle possibili soluzioni (basti pensare all’interessamento dell’Università di Bologna e al concorso internazionale che aveva assunto il tema dell’area Zanussi – non solo non ne è stata data notizia dei risultati ai cittadini, ma ne è stata apertamente ostacolata la diffusione)”, come ha scritto.

L’architetto ha quindi contestato nella sua lettera il progetto del collega Boeri, “perché non è una soluzione strutturale della presenza di quell’area nell’ambito della città” e, a suo avviso, “non contribuisce a un suo inserimento organico nella struttura della città”, ma “diventa solo un’isola che può essere spostata in qualsiasi altro punto”.

Meneghello ha poi osservato che “in quasi 70 anni” la città di Conegliano, a suo avviso, non avrebbe ancora risolto i problemi legati alla “viabilità interna” e non ci sarebbe “un progetto organico di piste ciclabili”, mentre sarebbe andato “distrutto il verde che arricchiva Corte delle Rose”.

A tutto ciò, come ha scritto in questa lettera, all’architetto Boeri non sarebbero stati forniti, per la redazione del suo progetto, “dati seri sullo stato degli alloggi, sulla consistenza di attività produttive nel centro storico, sulla mancanza di attività culturali per l’assenza di spazi adeguati”: “L’intervento è senz’altro destinato a un sicuro fallimento”, ha rincarato, come sintesi, l’architetto Meneghello.

“Conegliano non può in questo momento contare su un incremento delle attività produttive, su un incremento demografico (assorbito dai Comuni contermini), – ha proseguito – non può offrire alloggi a basso costo, non può offrire servizi per il turismo perché le distanze, che in passato favorivano la sua posizione, non esistono più. Conegliano resta infine strangolata tra la linea ferroviaria e la circonvallazione, senza trovare ragioni sufficienti di vita. Come si può quindi pensare seriamente a riempire, con nuovi ingiustificabili metricubi, un buco ancora fortunatamente presente in prossimità del centro storico?”.

In una comunicazione successiva, l’architetto ha inoltre contestato il metodo utilizzato dall’amministrazione nel gestire tutta la faccenda, osservando che “solo un libero dibattito pubblico e un impegno seriamente democratico della politica può dare risposte risolutive“.

Informato di questa lettera, il sindaco Fabio Chies ha preferito non replicare o rilasciare alcuna dichiarazione in merito.

 

Nel frattempo, anche l’ex consigliere comunale di lungo corso Carlo Feltre, in una sua lettera, ha espresso alcuni interrogativi sulla questione, compresa anche la manutenzione del verde nell’ex Zanussi e il futuro degli stalli di sosta in città, considerata la realizzazione di piazza Carducci, comprendendo anche il tema dei costi per gli utenti in un park interrato.

“Come confluiranno quotidianamente nella normale viabilità qualcosa tra le 500 e le mille nuove automobili? Ci penserà l’amministrazione? E come? – si legge Perché nel progetto presentato da Boeri non c’è traccia, per esempio, della prosecuzione di via Maestri del Lavoro fino a via Rujo per creare un anello funzionale allo smaltimento del traffico di via Manin, in direzione Ospedale e centro, ma relativo anche all’alleggerimento del traffico che si genererebbe nel nuovo borgo, per farlo convergere su via Pittoni e, di qui, su via Battisti”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).

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