Alpi Trevigiane Spazi pubblici, mobilità, welfare: una zona industriale più “green” per 6 mila

Il professor Marco Ferrari Una ricerca – finalizzata alla presentazione di un progetto preliminare di Piano d’area per i prossimi anni.

MONICA GHIZZO 7.2.2024 QDPN.it lettura3’

Sostenibilità e benessere: è stata presentata ieri lunedì 5 febbraio, nell’Auditorium di Hikvision Italy di Vittorio Veneto, la ricerca sul presente della zona Prealpi Trevigiane e le progettualità future per rendere l’area attrattiva e adeguata alle nuove esigenze, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.

E’ la più grande area industriale della provincia di Treviso e tra le maggiori del Veneto. La zona produttiva Prealpi Trevigiane, tra i Comuni di Conegliano e di Vittorio Veneto, guarda al futuro in chiave di sostenibilità con un Piano d’area affidato allo Iuav di Venezia e promosso da un gruppo di undici imprese insediate nell’area con il supporto di Confindustria Veneto Est.

Il professor Marco Ferrari, docente di Composizione architettonica e urbana

Una ricerca – nata e realizzata dal professor Marco Ferrari, docente di Composizione architettonica e urbana, e dal professor Lorenzo Fabian, docente di Urbanistica – finalizzata alla presentazione di un progetto preliminare di Piano d’area per i prossimi anni.

Videointervista di Monica Ghizzo

“Abbiamo svolto un lavoro di ricerca sulla possibilità di riqualificare un’area industriale dal punto di vista della qualità dello spazio che quotidianamente viene vissuto da quasi 6 mila persone – ha spiegato Ferrari -. Lo abbiamo fatto basandoci su tre aspetti: il verde e lo spazio pubblico; mobilità; welfare e servizi ai lavoratori. Abbiamo riorganizzato gli spazi pubblici all’interno dell’area, il modo in cui ci si muove e la dotazione di servizi, provando a costruire uno spazio migliore per chi la vive quotidianamente.

Presentato il nuovo Piano per la zona produttiva “Prealpi Trevigiane”

Questo è uno studio che come Università abbiamo fatto e speriamo che, prossimamente, venga discusso con le due amministrazioni comunali e possa avere una ricaduta concreta sul piano operativo” ha concluso Ferrari.

Videointervista di Monica Ghizzo

“Un progetto lungimirante che vuole rendere quest’area industriale sostenibile e resiliente – ha dichiarato la vicepresidente di Confindustria alla Sostenibilità, Katia Da Ros -. Faremo in modo che l’impatto delle imprese sia più basso in termini di emissioni di Co2 e che abbia un’attenzione verso la natura, la biodiversità, l’impatto d’acqua sull’ambiente e che accolga e sia capace di gestire le persone, tenendo conto delle nuove esigenze“.

Le amministrazioni di Vittorio Veneto e Conegliano

“In quest’area ci poniamo come collante con il mondo dell’impresa, la pubblica amministrazione e l’università – ha affermato la vicepresidente di Confindustria Veneto Est delegata al territorio, Paola Carron -. Siamo promotori di questa iniziativa, è un progetto caro alle imprese che vivono questo territorio. Guardiamo avanti, per i prossimi 10 o 15 anni, pensando a come anche le aree industriali possono essere sostenibili a livello economico, ambientale e sociale.

Videointervista di Monica Ghizzo

La parte sostenibile-sociale può portare una vivibilità del territorio migliore con la possibilità, per le aziende, di creare un welfare ed essere attrattivi verso i lavoratori attraverso l’asilo nido interaziendale, che qui è già attivo, la presenza di un ristorante, di una palestra o un percorso jogging” ha concluso Carron.

La vicepresidente di Confindustria alla Sostenibilità, Katia Da Ros

Le aziende promotrici del progetto si sono attivate per individuare e pianificare azioni e interventi mirati a fare di quest’area produttiva un esempio virtuoso per sostenibilità sociale, ambientale ed economica, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.

La proposta progettuale, che è stata condivisa anche con le amministrazioni comunali di Conegliano e di Vittorio Veneto, proporrà degli scenari di trasformazione dell’area produttiva, proiettati in un orizzonte temporale di dieci-quindici anni che interesseranno spazi pubblici, servizi alle imprese, ai cittadini e luoghi della mobilità.

“La zona industriale che condividiamo con Conegliano è la più grande della provincia e soprattutto è viva, esprime grande professionalità e i suoi prodotti sono apprezzati e venduti in tutto il mondo – ha dichiarato il sindaco di Vittorio Veneto, Antonio Miatto -. Questa zona è bene che abbia un futuro pensato. Sapevamo già che i nostri imprenditori sono dei grandi imprenditori.

La vicepresidente di Confindustria Veneto Est delegata al territorio, Paola Carron

Questo loro modo di operare – continua Miatto – guardando al futuro in modo unitario per l’intera area industriale, è apprezzabile e darà adito anche a un’interlocuzione con l’amministrazione pubblica in modo tale che, mettendo assieme le valenze di ambedue i fronti, sicuramente porterà grandi frutti per tutto il nostro territorio”.

“Questo nuovo piano è importante perché prevede un futuro, da un lato di sostenibilità dell’area industriale e dall’altro di sviluppo green – ha detto il sindaco di Conegliano Fabio Chies -. Queste sono le direzioni che devono essere prese. Ringrazio tutti gli attori in campo per la partecipazione: i privati che investono e le amministrazioni che da un lato devono investire e dall’altro devono tenere presente le esigenze di chi produce. Siamo nord-est perché c’è un tessuto produttivo di grande fermento, a cui dobbiamo dare una risposta.

Nella zona industriale ci sono alcune delle attività più importanti d’Italia e d’Europa: le direzioni che stiamo prendendo sono quelle giuste quindi ci aspettiamo dei grandi risultati e soprattutto una pianificazione che possa essere poi d’esempio per i piani che si attueranno in tutta Italia” ha concluso Chies.

Le aziende promotrici dell’iniziativa sono Amorim Cork Italia, Hikvision Italy, Irca, Irinox, Keyline, Maglieria GZ, Permasteelisa, Ristorazione Ottavian, Serena Wines, Silca e Tegola Canadese.

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata