Bergoglio fa la Chiesa a sua somiglianza

Gualtiero Bassetti alla presidenza della Conferenza episcopale italiana, cioè un suo alter ego, poco politico (all'apparenza) e molto sociale

 di Carlo Valentini , da italiaoggi.it 26.5.2016

A differenza di quanto finora è successo in Europa, dove (in genere) cambiano le maggioranze di governo e i premier, ma più o meno tutto rimane come prima, Stati Uniti e Vaticano, dove pure questa era la prassi, hanno virato e rotto col volemose bene. Per questo il colloquio tra Papa Francesco e Donald Trump è stato glaciale. Entrambi vogliono mettere in pratica le loro (diverse) idee, cambiare di conseguenza lo status quo, cedere il meno possibile ai compromessi.

Trump ha limato talune forme rozze ma, nella sostanza, ha smentito coloro che prevedevano una sua resa al politically correct: sta cancellando la riforma sanitaria di Barack Obama, sta riuscendo a imporre agli alleati maggiori contributi alle spese di difesa e in questo modo rastrella risorse ingenti per tagliare le tasse, sta disincentivando i decentramenti produttivi all'estero, ha messo i primi paletti per un maggior controllo agli ingressi negli Usa, ha disdetto l'accordo sul clima e l'ambiente, ha venduto armi all'Arabia Saudita contro l'Iran. Si tratta di un ribaltamento della politica interna e internazionale degli Stati Uniti e il presidente sembra fermamente intenzionato a procedere, in modo da arrivare alle (delicate per lui perché è in gioco la maggioranza repubblicana) elezioni del congresso, forte della realizzazione delle sue promesse elettorali apertamente alternative a quelle dei suoi predecessori (non solo di Obama).

Papa Francesco non è da meno nella determinazione e lo ha dimostrato con la nomina del cardinale Gualtiero Bassetti alla presidenza della Conferenza episcopale italiana, cioè un suo alter ego, poco politico (all'apparenza) e molto sociale. La nomina avviene dopo quella di alcuni vescovi: a Bologna, per esempio, mezza curia si è inalberata per l'arrivo di Matteo Zuppi dalla comunità di Sant'Egidio dopo gli ultratradizionalisti Giacomo Biffi e Carlo Caffarra. Il Pontefice sta plasmando la Chiesa italiana a sua immagine e non si tratta di un mutamento di poco conto. Inoltre continua imperterrito nella sua politica dell'accoglienza, dell'embrasson nous tra le religioni, delle porte aperte a chi come i divorziati erano esclusi dai sacramenti.

Caratteri forti. Disposti a sfidare gli establishment per realizzare i loro convincimenti. Sono stati eletti proprio perché alternativi e intendono tenere fede al ruolo per il quale si sono proposti e hanno vinto. Per questo né il Papa né Trump hanno indietreggiato di un centimetro nel loro colloquio che più gelidamente franco non poteva essere.

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