Rivoluzione in corso? Cosa ribolle nella Chiesa

Un "coming out" collettivo ed una presa di posizione di un cardinale. Si torna anche a parlare di preti sposati. Le voci all'interno del mondo cattolico spingono per nuove aperture. Ma c'è chi teme uno scisma

Francesco Boezi 6.2.2022 ilgiornale.it lett3’

La Chiesa tedesca, che continua ad essere impegnata nel Sinodo

nazionale o "Concilio interno", non ha più dubbi: la dottrina cristiano-cattolica sull'omosessualità andrebbe aggiornata, tenendo conto della società odierna e dell'evoluzione culturale.

L'ultima iniziativa è un "coming out" collettivo di più di cento personalità legate al cattolicesimo, tra consacrati ed insegnanti di religione: il progetto, per così dire, ha coinvolto una trentina di diocesi tedesche.

I promotori hanno scritto nero su bianco che è necessario "uscire dall'ombra". Sono almeno due anni che in Germania, tanto dal basso dei fedeli quanto dall'alto delle cariche ecclesiastiche, si lavora a modifiche sostanziali in senso progressista. Quel che vale per la gerarchia delle fonti, però, ha importanza pure rispetto alle decisioni sulla dottrina cristiano-cattolica: è il Papa ad avere la facoltà di svoltare in un senso o in un altro. E non è neppure detto che quella facoltà pontificia possa essere esercitata sempre: bisogna rimanere fedeli al dettame di Gesù Cristo. Quest'ultimo aspetto è quello rimarcato dai conservatori che si aspettano qualche niet secco e deciso.

Al di là di qualunque considerazione di metodo, è ormai chiaro: buona parte degli ecclesiastici teutonici vorrebbe, adottando ad esempio le benedizioni per le coppie omosessuali, oltrepassare la dichiarazione del 1976 sul rapporto tra cattolicesimo ed omosessualità, la De pastorali personarum homosexualium cura, che è stata scritta da Joseph Ratzinger quand'era prefetto dell'ex Sant'Uffizio, ed alcuni passaggi focali del Catechismo. Il tutto mentre l'ex pontefice viene sottoposto ad un fuoco di fila partito proprio dalla sua nazione d'origine.

Il rischio ventilato nel caso Francesco non accettasse la rivoluzione, magari avallando le disposizioni che potrebbero essere disposte alla fine di questo processo, è quello che per ora è solo sussurrato: "scisma". O comunque l'avanzata verso un modello di "Chiesa nazionale" sempre più autonoma dai vertici vaticani. La Chiesa tedesca possiede margini economici per poter ragionare su una sorta di auto-organizzazione. E questo è un elemento da tenere in considerazione quando si verificano i pesi e i contrappesi interni all'universo ecclesiastico.

I progressisti teutonici non sono soli: è il clima all'interno della Chiesa europea, in particolare di alcuni Paesi, che sembra assecondare certe volontà. Il cardinale lussemburghese Jean-Claude Hollerich, già noto per le sue posizioni in materia e creato cardinale con uno degli ultimi concistori voluti da Jorge Mario Bergoglio, si è spinto fino a dire che la Chiesa cattolica "dovrebbe rivedere l'insegnamento cattolico sulla peccaminosità dell'omosessualità". Hollerich, presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali dell'Unione Europea, ha poi continuato: "Credo che il fondamento sociologico e scientifico di questo insegnamento non sia più valido". La linea del porporato, che ha un ruolo centrale rispetto al taglio culturale dato al cattolicesimo nel Nord Europa, è la stessa in voga in ampi segmenti della Conferenza episcopale tedesca.

All'evoluzione dei rapporti tra cattolicesimo ed omosessualità, si è aggiunta infine un'altra spinta progressista dal fronte tedesco. Il cardinale Reinhard Marx, plenipotenziario in Germania, ritenuto vicino a Francesco e membro del Consiglio ristretto dei cardinali, ha ribadito la sua posizione in merito alla possibilità che i sacerdoti possano sposarsi. Secondo Marx, anzi, in alcuni casi per i sacerdoti vi sarebbe addirittura un dovere più che una semplice possibilità. A ben vedere, quello che molti ambienti progressisti legati alla Chiesa chiedono è una rivoluzione in materia d'insegnamento e regole sulla sessualità. E le coincidenze sul fatto che le aperture arrivino da una certa area geografica dell'Europa implica anche alcune riflessioni sullo scacchiere della Chiesa nel mondo. Comunità nazionali e idee diverse sono un elemento fondamentale di spaccature molto profonde che hanno segnato la storia del cristianesimo.

Commenti   

#2 walter 2022-02-07 08:09
7 FEB 2022 08:13 dagospia.com
LA PRIMA INTERVISTA TELEVISIVA IN DIRETTA A UN PONTEFICE DELLA STORIA? NON ERA IN DIRETTA, MA REGISTRATA E LAVORATA. L’OROLOGIO DEL PAPA FACEVA LE 17 E UN SECONDO DOPO LE 17.30: SEGNO CHE IL COLLOQUIO CON FABIOLO FAZIO È STATO ANCHE TAGLIATO. O FORSE BERGOGLIO HA L’OROLOGIO CHE VA INDIETRO! - I LAGER IN LIBIA, LA GUERRA (“È UN CONTROSENSO”), IL TANGO E LA MUSICA CLASSICA. MA IL CONDUTTORE NON FA MANCO UNA DOMANDA SUGLI SCANDALI DELLA CHIESA (EPPURE NON MANCAVANO)…..
#1 walter 2022-02-06 17:15
“SE VOGLIAMO SVEGLIARE IL DESIDERIO DI DIO DENTRO DI NOI, TEMO CHE ASSISTERE AL PROGRAMMA DI FABIO FAZIO NON CI SERVA A MOLTO” - LUCETTA SCARAFFIA FA A PEZZI L’OSPITATA DI BERGOGLIO A “CHE TEMPO CHE FA”: “IL PAPA RISCHIA DI DIVENIRE UNA CELEBRITY COME ALTRE. ABBIAMO DAVVERO BISOGNO CHE SIA UN PERSONAGGIO DI SUCCESSO? IN QUESTO MOMENTO DIFFICILE, NON VORREMMO SENTIRCI DIRE, ANCHE DAL PAPA, VACCINATEVI. VORREMMO CHE CI AIUTASSE A SOLLEVARE GLI OCCHI IN ALTO, A CERCARE DI PIÙ, A DOMANDARCI IL SENSO DELLE NOSTRE VITE E DELLA MORTE. E CI RESTITUISSE IL RAPPORTO CON IL SACRO. CHE CON LA SUA DIVERSITÀ DA OGNI ALTRO LEADER CI RICORDASSE CHE ESISTE QUALCOSA DI PIÙ ALTO CHE NON PUÒ ESSERE VIOLATO NÉ TRASGREDITO”
Lucetta Scaraffia per “la Stampa”

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