L'ultima frontiera del multiculturalismo olandese: fuori le feste cristiane dalle scuole, dentro quelle islamiche

I presidi di Amsterdam: "Giusto aprirsi a tutte le tradizioni". La destra di Wilders chiede al Parlamento di "combattere con le unghie e con i denti" il progetto

di Matteo Matzuzzi | 11 Gennaio 2016 ore 06:58

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L'opposizione più dura al progetto è del partito di destra guidato da Geert Wilders

Roma. I presidi delle scuole di Amsterdam hanno dato la propria disponibilità a eliminare dal calendario scolastico un giorno di festività cristiana per sostituirlo con uno caro ai fedeli di religione islamica. L'approntamento del nuovo piano da parte dei consigli scolastici sarebbe già a buon punto, e l’idea che pare ottenere i maggiori consensi consisterebbe nel cancellare l’Ascensione e nell’inserire la festa di Eid al-adha, che commemora il sì di Abramo al sacrificio di Isacco. La richiesta è stata inoltrata alla municipalità della capitale olandese da un gruppo di scuole primarie dove molti alunni sono non cristiani. Immediata è stata la reazione del Partito per la Libertà (PVV), la formazione di destra guidata da Geert Wilders, che ha portato il caso in Parlamento: “Siete pronti a contrastare con le unghie e con i denti l’introduzione di eventi islamici e la sostituzione delle feste occidentali e cristiane con quelle islamiche?”, si legge in una interrogazione presentata alla Camera. Il testo si conclude con un’ulteriore domanda: “Se non siete pronti a combattere, per quale motivo state dando in regalo l’Olanda?”. Il deputato Harm Beertema ha chiarito la questione su Twitter: “L’istruzione ha un compito, ed è quello di trasmettere la nostra identità alle generazioni future anziché agevolare l’ideologia dell’odio”.

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Già oggi, nei Paesi Bassi, i bambini di fede musulmana possono rimanere a casa nelle feste contemplate dal loro calendario religioso, a patto che presentino una richiesta – una sorta di giustificazione – con due giorni d'anticipo. Il piano appoggiato dai consigli scolastici di Amsterdam (dove il tredici per cento della popolazione è musulmana, secondo le stime del 2012) segnerebbe un passo ulteriore, prevedendo che nel giorno stabilito gli istituti rimangano chiusi.

La Gran Bretagna, già tempo fa, aveva respinto analoga richiesta di rivedere il calendario scolastico per “equilibrarlo” tra festività cristiane e musulmane, mentre in Germania ci si è limitati a trasmettere sulle frequenze della televisione pubblica e sul canale radiofonico Bayerischer Rudfunk le preghiere del culto islamico che segnavano l’inizio della festa di Eid al-Fitr e la fine del mese sacro di Ramadan. Accadeva il 17 luglio scorso.

In Olanda, la scelta dei dirigenti scolastici appare l’ultimo cedimento al multiculturalismo, che ha portato anche in Italia alcuni “preti di frontiera” friulani ad auspicare che accanto al crocifisso e al presepe le scuole diano spazio anche ai simboli delle altre confessioni religiose, contemplando anche la possibilità che tutti festeggino il Ramadan come si fa ora con il Natale. Il presidente del coordinamento dei consigli scolastici di Amsterdam, Herbert de Bruijne, ha detto che "in aggiunta alle tradizioni esistenti è bene essere aperti anche alle altre tradizioni".

Categoria Reigioni

COMMENTI

Giuliano Galassi • 2 ore fa

Il laicismo, lungi da essere la opzione non religiosa come vorrebbe sembrare, è in realtà la opzione anti cristiana e basta

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Giovanni Attinà • 2 ore fa

Queste proposte in sede olandese risultano incomprensibili. Non mi pare che ci sia la reciprocità, visto l'andazzo delle nazioni islamiche, ma si continua al complesso verso islamismo.

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honhil • 2 ore fa

Quanto sarà felice Francesco!

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GAETANO TURSI • 3 ore fa

Il processo di cretinizzazione della società occidentale procede implacabile e spedito anche nel calendario: appena archiviate le bizzarrie del Natale senza Presepe per non discriminare gli islamici o dell’ Epifania con i Magi di sesso femminile per non discriminare i "genderisti", la canea massmediatica è già in allarme per rendere omaggio al mainstream della fantasia dei diritti che si appresta, fra qualche giorno, a celebrare la ricorrenza forse più rappresentativa della sua essenza: il Carnevale. Per chi volesse veramente esagerare e rendere memorabile l’evento, suggerisco di mostrarsi in pubblico, non senza un pizzico di studiata insolenza, con moglie/marito e figlio/i al seguito e replicare agli increduli che vi additeranno come pazzi con le parole di G.K. Chesterton: “The most extraordinary thing in the world is an ordinary man and an ordinary woman and their ordinary children.”. Che se poi, alla data, sarà già legge dello Stato il DDL Cirinnà, tanto meglio (o tanto peggio).

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Daniela Perrone • 3 ore fa

Dopo i fatti di Capodanno mi sembra evidente che la prossima mossa sarà un giro di vite sulla libertà delle donne. Alcune dichiarazioni ufficiali vanno già in questo senso. L'obiettivo finale mi sembra comunque quello dell''eliminazione di tutte le religioni. L' involucro di facciata sarà cattolico o islamico, in realtà essendo festività per tutti quanti perderà pian piano ogni significato religioso.

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maurizio guerrini • 3 ore fa

L'Olanda, con il nord Europa, sembra la locomotiva di Guccini.

L'Italia purtroppo è uno dei vagoni di coda, con Renzi vestito per carnevale da capotreno.

E' fin troppo facile prevedere che, dopo l'inevitabile schianto, non resterà all'Europa che l'opzione Wilders-Le Pen.

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Giovanni • 3 ore fa

A prescindere da ogni polemica di natura religiosa non si potrebbe lasciare l'Ascensione e aggiungere anche la festa islamica? Il multiculturalismo se è praticato in maniera intelligente può anche essere apprezzabile ma togliere una festa importante per i cristiani per scambiarla con una festività importante per gli islamici mi sembra un multiculturalismo da imbecilli.

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