Il Papa e la pastorale low cost

Ieri l’aborto, adesso il divorzio breve. La chiesa della misericordia di Francesco si è messa a correre rinunciando, buone intenzioni e fini santi a parte, a proteggere laici e cattolici dai lupi del postmodernismo

di Giuliano Ferrara | 08 Settembre 2015 ore 19:45

Dopo l’allarme di Müller

Più soldi che famiglia. La chiesa tedesca si prepara a rompere con Roma. Lo “scisma sotterraneo” iniziò nel 1968. Il Sinodo, ora, ha alimentato “attese che non possono essere disattese”

di Redazione | 08 Settembre 2015 ore 06:18 Foglio

“Qui si rischia lo scisma”

Il Sinodo sulla famiglia è alle porte e il capo del Sant’Uffizio, cardinale Gerhard Müller, avverte: "La riforma protestante iniziò allo stesso modo". E B-XVI si rifà vivo (contro il gender)

Il cardinale Gerhard Ludwig Müller

di Matteo Matzuzzi | 04 Settembre 2015 ore 19:51

I valori e le canaglie

Un siriano in fuga si fa scappare la verità che nessuno vuole ammettere: la guerra si ferma con la guerra

di Giuliano Ferrara | 04 Settembre 2015 ore 16:51 Foglio

Islam, la deriva settaria

L’estremismo da combattere, il proselitismo da contrastare, la crisi del pensiero islamico. Parla il numero due degli imam francesi

di Matteo Matzuzzi | 04 Settembre 2015 ore 06:01 Foglio

“L’islam conquista l’Europa infantile”

Libro-scandalo del Nobel Imre Kertész, sopravvissuto ad Auschwitz

Il premio Nobel per la Letteratura, Imre Kertész

di Giulio Meotti | 03 Settembre 2015 ore 06:18 Foglio

Non solo matrimoni gay

In Kentucky si vede all’opera il “secolarismo riduttivo” contro cui tuonava Benedetto XVI. Non c’è obiezione di coscienza per chi rifiuta di ridurre la libertà religiosa a libertà di culto

Kim Davis, inserviente di un tribunale del Kentucky, è finita al centro delle polemiche perché ha deciso di difendere la propria libertà di coscienza e credo rifiutandosi di mettere il timbro sul certificato di matrimonio di due coppie omosessuali

di Mattia Ferraresi | 02 Settembre 2015 ore 20:20 Foglio

Immigrazione e impotenza dei cristiani

Quando la tragedia è già avvenuta si può fare tutto il bene possibile, ma il lieto fine è escluso. Motivo? L’antropologia dell’uomo medio e l’illusione occidentale che volontà morale e politica saggia possano risolvere tutto

Una donna e suo figlio, insieme a un gruppo di altri migranti, si incammina verso il confine tra la Serbia e l'Ungheria (foto LaPresse)

di Alfonso Berardinelli | 02 Settembre 2015 ore 14:01

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