Lettere al Direttore Foglio 4.5.2016

Nuovi reati per cui si può finire in galera: formattazione indebita di computer. Poi dicono che il sindacalismo confederale non è in crisi. Il vizietto delle Mercedes a prezzo scontato

1-Al direttore - Via all’auto senza pilota. Aveva ragione Nicolazzi.

Giuseppe De Filippi

Vero. E aveva anche ragione il Foglio di tre settimane fa. Nostro titolo in prima pagina del 23 aprile: “Il piano per l’auto della Silicon Valley. L’ultima carta del poker di Marchionne”. Confermato. Viva.

2-Al direttore - Sarà un bagno di sangue, fino a ottobre. I comitati per il no alla riforma della costituzione della magistratura si sono messi al lavoro che ancora quelli di Renzi per il sì sono in incubazione, il sindaco di Lodi è già dentro per sospetta turbativa d'asta (in Italia, come tutti sanno e ormai non si scandalizza più nessuno, si va in galera prima del processo, salvo essere riconosciuti innocenti una dozzina d'anni dopo, alla conclusione dei tre gradi di giudizio). Non importa neppure che Berlusconi si schieri, il suo no è ininfluente, ci pensano i magistrati, solo il suo sì avrebbe un peso. La conferenza stampa del sostituto di Lodi? Un esempio di rara e quasi incredibile inconsistenza, ma che vuol dire? Ogni appalto ha la sua pena, pardon inchiesta giudiziaria. E’ la magistratura italiana, bellezza.

Roberto Volpi

Da ieri sappiamo che c’è un nuovo reato nel nostro codice di procedura penale per il quale si può finire in galera: formattazione indebita di computer.

3-Al direttore - Arrestato il sindaco di Lodi. Comincia l'accerchiamento del quartier generale. Come previsto.

Giuliano Cazzola

4-Al direttore - Il Manette daily racconta in una pagina intera che il generale Toschi ha il vizietto delle Mercedes a prezzo scontato e si indigna perchè la posizione dell’ufficiale è stata archiviata.I giudici avranno seguito la giurisprudenza dei loro colleghi di Brescia che un po’ di anni fa prosciolsero l’Eroe perché gli omaggi a suon di Mercedes non erano reato.

Frank Cimini

5-Al direttore - Il Foglio di ieri rilevava come quanto perché Silvio Berlusconi abbia saputo alla fine prescindere anche dalla propria vicenda personale e politica, anche dai propri nemici e dai propri amici, anche dalle prospettive o dalla mancanza di prospettive, in tema di Costituzione. A suo modo, se voleva essere una critica, l’opinione del Foglio contiene un riconoscimento significativo. Nel percorso riformatore può darsi che l’atteggiamento di Berlusconi non sia stato sempre lineare. Ma alla fine gli si deve dar atto di generosità e patriottismo assai meno sospetti di quanti, prima che il percorso iniziasse, vollero escludere dal Parlamento il senatore Silvio Berlusconi. Vollero farlo, dissero loro, senza se e senza ma. Ma i se e i ma di costituzionalismo tutt’altro che alla Zagrebelsky e alla Travaglio, con i quali, piaccia o non piaccia talvolta al Foglio, Berlusconi ha continuato a ragionare sulla Costituzione, meritano che ci sia anche chi si senta ancora al suo fianco.

Luigi Compagna

6-Al direttore- Testuale: “Noi siamo un sindacato di proposta, ma se non c'è risposta diventiamo un sindacato di protesta” (Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil, dal palco genovese del primo maggio). Poi dicono che il sindacalismo confederale non è in crisi.

Michele Magno

7-Al direttore - Scrive Meotti: “Suicidio demografico… un mistero”. Mistero come Dio, come Destino? “Poi lo condusse fuori e gli disse: ‘Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle’ e soggiunse: ‘Tale sarà la tua discendenza’” (Genesi, 15,5). Come può generare un popolo senza un destino, senza una speranza certa, senza un cielo stellato? Mistero.

Gabriele Sguazzini

8-Al direttore - Chi ha scommesso una sola sterlina sul trionfo in Premier League del Leicester ne incasserà cinquemila. Si attendono le quote per  alcuni/e candidati/e  alle nostrane amministrative.

Gino Roca

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