Lettere al Direttore Il Foglio 26.5.2016

Candidare Bertolaso a Firenze, no? Giù gli argini, governo ladro! Il Foglio:più  del taglio anticonformistico, più dell’approfondimento

1-Al direttore - Ma candidare Bertolaso a Firenze, no?

Giuseppe De Filippi

Giù gli argini, governo ladro!

2-Al direttore - L’angolo visuale proposto da Brambilla, sul Foglio del 25 maggio, a proposito della vicenda Unicredit è molto interessante. La prova dell’opportunità/necessità dell’avvicendamento dell’amministratore delegato, Federico Ghizzoni, dovrà essere data dalla qualità della scelta del successore e del modo in cui si affermerà la “netta discontinuità” che alcuni azionisti vorrebbero. Soprattutto, sarà necessaria chiarezza nonché determinazione negli indirizzi strategici e nel rapporto con i sindacati, in una banca che ha oltre 90 mila dipendenti. Una nuova programmazione e un nuovo piano industriale dovrebbero essere una condizione minima antigattopardesca. E la scelta del nuovo a. d. dovrebbe cadere su di un “banchiere”, non un sia pur elevato bancario. Un banchiere “senza aggettivi”, di alta competenza e di forte rigore, autonomo, non espressione di questo o quell’azionista.

Con i più cordiali saluti.

Angelo De Mattia

3-Al direttore - Leggo con piacere l’intervento riportato sul Foglio di Rémi Brague. Due volte compaiono le circostanze. In Brague: “Le esortazioni a uccidere che si leggono (nel Corano) è probabile che abbiano solamente una portata circostanziale”. Il Corano non è mai stato scritto perché sempre scritto (increato come Dio): una bella circostanza. In Ahmed al Tayyeb: “… dialogo interreligioso con il Vaticano che si era sospeso per delle circostanze precise, ma adesso che queste circostanze non ci sono più …”. Le circostanze erano che Lui non aveva condannato le persecuzioni dei cristiani in Egitto, facendo arrabbiare Benedetto XVI. Condanna o non condanna, non si sa. Quello che si sa è che si fa burla di Francesco.

Pietro Fanelli

4-Al direttore - I sostenitori del Sì al referendum costituzionale dovrebbero impegnarsi esclusivamente a far emergere le buone ragioni di una scelta favorevole alla riforma. Argomenti ci sono e alcuni anche di notevole efficacia. Mi sembra una sciocchezza evocare enfaticamente le posizioni di storici dirigenti del Pci (che tra l’altro, come è noto, non possono replicare) per argomentare il Sì al referendum. Quasi il confronto sulla riforma fosse una disputa tra ex comunisti. In questo si risolve la dialettica interna al Pd? Via… A ottobre dovranno votare milioni di italiani molti dei quali non sanno nemmeno cosa sia stato il Pci! Si lascino in pace quindi Berlinguer, Ingrao e Nilde Iotti. Si evitino ingenuità, errori e agitazioni scomposte che possono solo compromettere una scelta per la riforma che gli italiani hanno già compiuto e che a ottobre si manifesterà con un ampio successo del Sì. A meno che non si commettano errori…

Umberto Ranieri

5-Al direttore - Qualcuno mi sa spiegare cosa ci sia di blasfemo nel riferimento della ministra Boschi ai “partigiani veri, quelli che hanno combattuto…”? Mosso da curiosità di genere anagrafico ho appreso che per essere iscritti all’Anpi sia sufficiente la maggiore età. Dunque mi sembra chiaro che la gentile Maria Elena abbia voluto distinguere i novantenni che la guerra partigiana l’hanno effettivamente combattuta dai ventenni iscritti all’Anpi che forse ne hanno solo sentito parlare da un bisnonno sopravvissuto. Mi sembra che la polemica politica in Italia abbia raggiunto livelli da schizofrenia!

Paolo Sismondo

6-Al direttore - Una vuole dedicare una via ad Almirante, l’altro non vuole sposare i gay, tutti parlano della modica quantità oppure del laboratorio sulle larghe intese… se ci tenessimo il commissario Tronca?

Valerio Gironi

O se chiedessimo a uno tra Sala e Parisi di venire a Roma in caso di sconfitta?

7-Al direttore - Ho capito qual è il fascino del Foglio sotto il sole dell’isola, a temperature semi estive: più del taglio anticonformistico, più dell’approfondimento affidato a penne competenti anziché a superficiali gazzettieri, è il fruscio delle sue pagine, carta speciale per idee speciali.

Carlo Alberto Barbieri

Carta speciale, giornale speciale, lettori speciali. E grazie.

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