Lettere al Direttore Foglio 9.6.2016

Ruggeri elogia Ventura (con una chicca). Indagini sui grillini: risate :considerando che amministrano appena 14 comuni in tutta Italia, se c’è un partito degli inquisiti quello è il Movimento 5 stelle

1-Al direttore - Lo spettacolare pezzo di ieri dell’amico Piero Vietti su Giampiero Ventura mi impone di scriverti. Immagino a vostra insaputa, ma il Foglio è il miglior giornale sportivo di un’Italia che di quotidiani sportivi ne ha ben cinque. Tratta il tema calcio raramente, ma quando lo fa incide sui suoi problemi in modo, all’apparenza leggero, in realtà profondo: non lo fa nessun altro. Chapeau! Parlando come studioso di management considero la posizione di ceo/proprietà di una squadra di calcio la sfida più alta e più rischiosa per un leader, e lo dice uno che ha passato metà della vita a gestire grandi strutture umane, complesse, spesso in paesi complicati. La complessità della gestione di una società di calcio è quanto di più difficile ci sia, parte con un conto/economico-stato/patrimoniale a inizio anno già disastrato, per prudente che il gestore sia stato, durante l’esercizio avverranno eventi imprevisti e imprevedibili che potranno solo peggiorare il budget, spesso pure il piano strategico. Il caso Berlusconi e quello degli Agnelli sono i due casi limite, in un caso il denaro e certe intuizioni di business (calcio come moltiplicatore dell’immagine), nell’altro il denaro, il potere e un’indubbia capacità calcistico-gestionale (nata con il “contadino” Boniperti), ne hanno fatto due modelli irraggiungibili.

Ti faccio una confidenza, caro Claudio, a cavallo degli anni 80 assunsi in Fiat un giovane laureato (del Toro) che si occupava di vendite immobiliari (un profilo molto lontano dal nostro mondo) solo perché vidi nei suoi occhi uno sfarfallio raro, un misto di intelligenza/furbizia che la posizione richiedeva (Cesare Romiti, in quel caso, non mi apprezzò). Era Antonio Giraudo che molti anni dopo, con Galliani, sarebbe diventato il miglior manager del mondo del calcio per oltre un ventennio. Oggi, noi del Toro, abbiamo la fortuna di avere Urbano Cairo (lo scrivo spesso l’unico presidente, dei tanti presidenti presenti nei palazzi del potere, che riconosco, senza se, senza ma). Lui ha scelto Ventura e bene ha fatto, il “mister” è stato utile in questa fase di riposizionamento strategico del Toro, anche se lo confesso le sue idee calcistiche (“gioco come libidine”, “frullare la palla”) non hanno nulla a che fare con la “dottrina del tremendismo granata” (il palleggio idiota di Moretti-Glik-Bovo-Padelli è quanto di più imbarazzante ci sia, mi ricordano Staffan de Mistura). Invece, il calcio come espressione di sessualità fa parte della nostra cultura, ma calcisticamente siamo amatori grossier come è il toro alla monta, lontani dalla sofisticazione che possediamo invece come individui (modello becco, ricco di atteggiamenti riconducibili al petting). L’allenatore del Toro, al di là dei “fondamentali” ovvi che deve possedere, è un personaggio che deve sintetizzare il sentiment più profondo di noi tifosi (chiaramente siamo i migliori del mondo, quindi i più sfigati). Bene ha fatto Cairo a scegliere Mihajlovic: è uno di noi, è antropologicamente granata, e pure serbo (noi del Toro siamo i serbi italici), culturalmente “mandrogno” come il nostro presidente. Ora sono sereno.

Riccardo Ruggeri

E non ha ancora visto cosa ci sarà sul Foglio domani, a proposito di calcio. Grazie.

2-Al direttore - Il povero Pizzarotti, già indagato insieme al suo assessore per abuso d’ufficio, è ora indagato anche per disastro colposo per l’alluvione di Parma. Contemporaneamente arriva la notizia di un altro sindaco grillino, quello di Assemini, indagato per abuso d’ufficio (“Alfano indagato per abuso d’ufficio. Si dimetta in 5 minuti!”, diceva l’Alfano di Beppe Grillo, Luigi Di Maio). Ricordiamo Nogarin a Livorno, indagato con un suo assessore per bancarotta fraudolenta. Non dimentichiamo il sindaco di Mira, rinviato a giudizio per lesioni colpose, e quello di Pomezia, che pure aveva ricevuto un avviso di garanzia. E aggiungiamo pure il caso di Quarto, con il sindaco espulso e un consigliere indagato per tentata estorsione e voto di scambio. Considerando che amministra appena 14 comuni in tutta Italia, se c’è un partito degli inquisiti quello è il Movimento 5 stelle. Saluti

Luca Taddei

Un partito comico, appunto.

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