IL RIEMPITIVO La "gloria perduta" della Russia. Ma dove?

E chissà mai dove avrà perduto gloria la Russia

di Pietrangelo Buttafuoco | 21 Settembre 2016 ore 06:10

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Nel suo ultimo discorso all’Onu da presidente degli Stati Uniti Barack Obama attacca Vladimir Putin: “La Russia cerca la gloria perduta tramite la forza”. E chissà mai dove avrà perduto gloria la Russia, forse liberando la città di Palmira in Siria, forse nello scacchiere medio orientale dove soltanto Mosca riesce nel miracolo di dipanare la matassa tra Israele e i palestinesi, o forse nella guerra che gli eredi di Ungern Khan, di Alexander Kolchak e di Giuseppe Stalin – ritrovatisi finalmente insieme – stanno conducendo contro Isis e al Nusra, i cocchi di Hillary Clinton?

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Commenti 

Er Signorino • 3 hours ago

Con doverosa prudenza, viste la tradizione secolare e la recente transizione post-sovietica, sottoscrivo in toto e aggiungo: e se la Terza Roma riconoscesse la Prima, non sarebbe un grande progresso per l'intero Occidente?

Non che il "polmone" orientale goda di grande salute ma al di qua e al di là dell'Atlantico siamo in affanno.

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Giovanni Attinà • 6 hours ago

Obama con la sua politica estera contribuisce a dare gloria alla Russia. Dov'è la grande America che corre in soccorso dei deboli, degli alleati e cerca d'imporre la pace? Dov'è la grande nazione che sconfigge i movimenti terroristici come l'Isis?

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Gianni Rapetti • 11 hours ago

Caro Buttafuoco, quando ha nominato Ungern e Kolchak una lacrimuccia di commozione mi e' spuntata.

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