MANUALE DI CONVERSAZIONE. Fidanzarsi

Come fare bella figura in salotto senza necessariamente sapere quel che si dice

di Andrea Ballarini | 21 Ottobre 2016 ore 06:18

Fidanzarsi

Come dice il poeta "Io non riesco a capire, eppure le storie continuano a finire". Cionostante non demordiamo e continuiamo a cercare l’anima gemella. Ecco perché bisogna assolutamente avere qualcosa da dire in merito

- Con piglio sociologico ripercorrere lo spostamento semantico che in un periodo concitato tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta ha fatto sì che un giorno si avesse il ragazzo, poi si stesse con il tipo (o presso certi ambienti culturali con il compagno) e poi, da un giorno all'altro, si fosse tornati ad avere il fidanzato. Trarne deduzioni alla carlona sul fallimento delle aspirazioni libertarie del Sessantotto, rifluite nella restaurazione borghese.

- Ammettere di essere assaliti di tanto in tanto da incontrollabili timori che il/la partner possa improvvisamente lasciarvi. Replicare con il tono del conoscitore delle cose della vita che, se si riesce a essere assaliti dal timore abbastanza spesso, magicamente l'eventualità paventata si realizza. Non esagerare con la sicumera.

- Sorvegliare attentamente il proprio modus vivendi e allorché si riscontra la benché minima similitudine con comportamenti di coppia che si è sempre stigmatizzato con orrore, per esempio andare all'Ikea nel weekend, entrare nel panico. Parlarne accoratamente con amici e venirne dileggiati.

- Affannarsi inutilmente a cercare di capire se il/la nuovo/a partner stia sull'anima ai propri amici. Rassegnarsi a non sapere mai come la pensano fino al momento in cui ci si lascia.

- Confessare a se stessi di aver paragonato, ancorché nel segreto dei propri pensieri, la qualità del sesso con il nuovo partner a quello che si faceva con un ex, oggettivamente stronzissimo, ma che da quel punto di vista era insuperabile. Autostigmatizzarsi.

- Dare precise instruzioni alla propria madre acciocché al primo invito a pranzo con il/la partner eviti accuratamente di fare alcun riferimento al prossimo, inevitabile matrimonio.

- Constatare che improvvisamente le spese ludiche (cinema, ristoranti, viaggi) sono raddoppiate. Concluderne che la fidanzata è un genere di lusso.

- Sorprendersi a rimpiangere con lancinante nostalgia la singletudine, allorché era possibile alzarsi in piena notte e accendere lo stereo per ascoltare la cavalcata delle valchirie senza dover dare rassicurazioni sulla propria salute mentale. Esserne sconcertati, soprattutto perché si detesta Wagner.

- Trovarsi a sognare a occhi aperti che lei/lui venga trasferito in un'altra città, così da potersi vedere solo nel weekend. Vergognarsene.

- Stabilire un giorno alla settimana in cui ciascuno continui a uscire da solo con i propri amici; poi, quando viene il giorno comandato, non avere alcuna voglia di uscire con chicchessia, ma costringersi a farlo per non stabilire pericolosi precedenti. Covare sordo rancore nei confronti del/la partner.

- Mentre si è con la nuova compagna incontrare una ex, con cui ci si è lasciati burrascosamente, e improvvisamente accedere a un livello di coscienza superiore, per cui si è in grado di leggere i pensieri di entrambe. Dolersi di quel che si legge.

- Se un amico, da lungo tempo single, dice di essersi fidanzato evitare di fare lo spiritoso a oltranza chiedendo "Contro chi?"

- Consapevole degli errori commessi con precedenti fidanzate, allorché ci si era trasformati in zerbini amorfi e acquiescenti, diventare assertivi e intransigenti, con il risultato di guadagnarsi nel giro di poche settimane da parte della nuova fidanzata e di tutti i suoi amici la reputazione di stronzo epocale. Convenire che la teoria hegeliana della dialettica era corretta.

- Constatare con sgomento che nonostante le migliori intenzioni di far funzionare questa nuova entusiasmante storia, al passaggio di una bella donna si ha comunque la mente rutilante di suggestioni pornografiche. Evitare di discutere la questione con amici: se ne ricava solo sconforto, dileggio e confusione.

- Realizzare con orrore che dopo solo due mesi di fidanzamento si è ingrassati di tre chili. Teorizzazioni alla buona sul fatto che i single siano sempre in forma e pieni di voglia di fare e di andare nei posti: cliché. Astenersi.

- Avere deciso di fondare ogni nuovo rapporto sulla massima sincerità, dicendosi tutto esattamente come lo si pensa, poiché si è constatato con dolore sulla propria pelle che è proprio sorvolare su pensieri solo apparentemente irrilevanti a dare origine a quelle crepe che poi, alla lunga, portano al collasso del rapporto. Concluderne di avere ottenuto un grande risparmio di tempo, avendo portato al collasso il rapporto quasi subito.

- Se si teorizza di non voler conoscere le eventuali scappatelle del/della partner, avere cura di evitare di dibattere la questione con amici o amiche, poiché – è provato – c'è sempre quello/a desideroso/a di evidenziare le altrui contraddizioni. Se necessario, disertare anche amicizie ultradecennali.

- Tra la coppia e il raggruppamento esisterebbero soluzioni meno pericolose e addirittura più vantaggiose: per esempio il dignitoso triangolo e il riposante quadrato, che permetterebbero rapporti più equi di spazio, solitudine, libertà, solidarietà e compagnia. (Natalia Aspesi)

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