ANDREA'S VERSION. Il peso degli endorsment

Si tratta, fino a prova contraria, di dirigenti politici stimatissimi, con un largo seguito popolare

di Andrea Marcenaro

2 Dicembre 2016 alle 05:00

Fa cadere le braccia l’autolesionismo di quanti, votando a favore del referendum, ironizzano sul contributo fattivo, non solo ideale, che personaggi come Gianni Letta, figurarsi Romano Prodi, ma udite udite, perfino come il tedesco Schauble, stanno portando alla battaglia per il Sì. Si tratta, fino a prova contraria, di dirigenti politici stimatissimi, con un largo seguito popolare. Non è bastata la violenta ventata populista, per azzerarne il peso. Non sarà sufficiente qualche stanca battuta venata di cinismo saputo, a cancellare il prestigio e l’influenza di leader tanto sperimentati quanto, non a caso, temuti dallo schieramento avverso. Battutone o no, risolini o meno, sappiate che sarebbe in gran parte per merito loro, se il filo di lana potesse riservare la sorpresa. Oh, l’ho detta. È che il terzo negroni ritarda.

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